"Si è spento per sempre", lutto in Rai: italiani sconvolti (2 / 2)

Maurizio Paffetti, celebre produttore di documentari per la Rai, è deceduto durante il suo ricovero al policlinico Umberto I a causa di un’infezione da legionella contratta nell’ospedale stesso. Dopo essere stato ricoverato per un malore il 9 aprile, è stato trasferito in terapia intensiva neurochirurgica, dove è stata scoperta la presenza del batterio.

Attualmente si attendono i risultati dell’autopsia per comprendere le circostanze precise del suo decesso. L’ospedale ha avviato un’indagine interna per determinare le cause e le responsabilità legate al ricovero di Paffetti. I medici dei reparti che hanno seguito il paziente dovranno presentare una relazione dettagliata sul suo percorso clinico.

La Federazione Gilda Università ha denunciato la presenza di legionella e altre sostanze nocive nell’acqua dell’ospedale già tre mesi prima, ma le misure correttive non sono state adottate. Questo non è il primo caso di problemi con la legionella negli ospedali romani, e ci sono accuse riguardanti la mancata divulgazione di informazioni sulla qualità dell’acqua da parte di alcune aziende.

Maurizio Paffetti non era solo un talentuoso produttore televisivo, ma anche un volontario attivo nel campo della cooperazione internazionale. Ha dedicato vent’anni della sua vita all’iniziativa “Crocevia”, promuovendo la comunicazione sociale in Sud America e Africa, con un particolare focus sui diritti dei lavoratori e sull’agricoltura ecologica.

Il suo contributo al mondo dei documentari televisivi, con opere trasmesse su programmi Rai come Mixer, Geo & Geo e Alle falde del Kilimangiaro, rimarrà un ricordo indelebile nella storia della televisione italiana.