Si è spento il Ken umano, la notizia improvvisa (2 / 2)

Cosa si fa per assomigliare a tutti i costi a Ken! Sono in tanti a chiedersi perché un’ossessione abbia potuto portare al decesso di un ragazzo già di suo bellissimo. Parliamo di Celso Santebanes, che si è spento a soli 20 anni dopo  quattro anni vissuti costantemente sotto i ferri.

Tutti coloro che hanno seguito la sua storia, sanno che da quando era solo un adolescente non desiderava altro che assomigliare al biondo fidanzato di Barbie e, a giudicare dalla sua foto, che fa quasi impressione, ci è riuscito.

Sul suo profilo Instagram condivideva il suo unico pensiero con i followers: “Ho sempre sognato di essere un pupazzo umano” ma quell’ossessione gli ha provocato un’infezione tremenda, legata ad un uso eccessivo di idrogel, sino a quando, 5 mesi fa, ha ricevuto una diagnosi agghiacciante: quella di leucemia linfoide acuta. Da lì a poco le sue condizioni sono drasticamente peggiorate sino al decesso, avvenuto nella clinica brasiliana di Uberlândia.

In tanti hanno cercato di farlo riflettere su quanto, con le varie operazioni, stesse mettendo a rischio la sua stessa vita. C’è chi lo ha fatto con le buone e chi in modo pesante. Lui dei pregiudizi , che ha dovuto subire,  ha imparato a fregarsene ed era alla ricerca della sua Barbie.

Dai 16 anni ai 20, ha speso ”40 mila euro per una marea di interventi, al naso, mascella, mento, sino a mettersi delle protesi in silicone per avere i pettorali tartarugati di Ken. Ma la leucemia lo aveva ridotto sulla sedia a rotelle, calvo. Solo allora si era reso conto di quanto la salute venga prima di tutto, dicendosi pronto a cambiare la sua vita, a non operarsi più, se solo fosse riuscito a lasciarsi alle spalle il brutto male, dal momento che l’estetica non gli importava più. Purtroppo non ha avuto il tempo e si è spento a soli 20 anni.