Sergio Ruocco, storico fidanzato della Verzeni, con il quale lei si sarebbe dovuta sposare nel 2025, non ha dubbi sul fatto che il certosino lavoro degli inquirenti possa presto dare i suoi frutti, giungendo ad una svolta. Intanto, però, provato dalla sofferenza per la scomparsa della sua compagna, ha dichiarato: “Mi sembra davvero impossibile che nessuna telecamera l’abbia ripresa, che non ci sia un’immagine. Magari devono ancora finire di vedere tutti i filmati e prima o poi qualcosa salta fuori. Magari qualcuno ha visto ma potrebbe aver paura a dirlo”.
Sergio è convinto che ad aver tolto la vita alla Verzeni non sia stato qualcuno con cui lei è entrata in contatto nel suo precedente lavoro da estetista, che aveva terminato due anni addietro, per poi proseguire: “Lei non usciva tutte le sere. Passava a volte di lì, e a volte anche con me. Non abbiamo mai visto gente strana”. C’erano anche degli spacciatori “Due o tre, e non ci guardavano neanche”,
Ruocco ha aggiunto che Sharon, con cui conviveva, non gli aveva mai parlato delle avances, per poi aggiungere: “Anche se non avesse voluto dirmelo, penso che lo avrei capito. Non mi ha mai fatto notare niente di strano, mai detto nulla. Se ci fosse stato qualcosa l’avrei capito”.
Ruocco, che fa avanti e indietro dalla caserma come persona informata sui fatti, in quanto la persona più vicina a Sharon, legato a lei da una lunga relazione sentimentale, ha ammesso che né lui né la sua famiglia pensano che chi ha tolto la vita a Sharon sia un loro conoscente. Difatti lo ha detto chiaramente : “Non pensiamo a qualcuno che conosciamo. Se avessimo in mente un nome, una strada, lo avremo detto subito ai carabinieri e, probabilmente, tutto questo sarebbe già finito. Non so chi possa avere ucciso Sharon: forse un cliente del bar che può averle dato fastidio oppure l’hanno scambiata per un’altra persona”.
Sergio Ruocco ipotizza che dietro il delitto della sua compagna possa esserci uno scambio di persona e questo perché nessuno, a suo avviso, poteva voler far del male a Sharon. Intanto si continua ad indagare e la svolta, forse, è vicina.