In uscita, il suo nuovo album, per il quale ha scelto, come copertina, l’ Allegro chirurgo, gioco da tavolo storico, gettonatissimo tra grandi e piccoli, in cui il paziente ha la sua faccia.
I fan scalpitano, in quanto uscirà tra qualche ore, venerdì 31 gennaio, col titolo: «Il corpo umano vol. 1» e tutto è stato curato nei minimi dettagli, per esorcizzare il tremendo incidente in bici a Santo Domingo, che ha visto costretto Lorenzo a sottoporsi ad una seconda operazione una volta tornato in Italia, seguita da una lunghissima riabilitazione.
Si è raccontato a tutto tondo , Jovanotti, in una interessante intervista, rilasciata al Corriere, in cui ha parlato della patologia della figlia Teresa ma anche, parecchio, di quanto gli è accaduto a Santo Domingo che ha influito, parecchio, sulla sua ultima fatica discografica, difatti ha dichiarato: «Ho investito tutto nella mia vitalità, anche un po’ ostentata: il linguaggio del corpo era la mia lingua. Ho dovuto letteralmente reimparare a camminare. Si comincia gattonando: devi reimpostare il sistema neurale. Poi passi ai movimenti nell’acqua alta, poi dove tocchi, poi torni ad appoggiare il piede».
Il PalaJova, circa 50 date nei palazzetti, con debutto il 4 marzo a Pesaro, è un tour attesissimo ma Jovanotti non può dimenticare quando ha rischiato di non farcela. Uno dei temi del suo nuovo disco l’amore per la rinascita, e questo non è un caso. Nel singolo Fuorionda, che gira in radio, Lorenzo racconta: : «Quel giorno in ambulanza ho capito che si muore».
Ed ancora: «Ero sull’ambulanza con la gamba storta, i medici pronti per la rianimazione… Più avanti ho capito che ho rischiato di perdere la vita veramente. Di setticemia. In sala operatoria ho preso un batterio che ha complicato tutto, si stava rosicchiando l’osso e per questo avevo la gamba più corta. Lo hanno scoperto a Milano i medici dell’Humanitas: nella seconda operazione ho perso 4 litri di sangue, è stato un Vietnam. Uno pensa che la morte accada solo agli altri». Un racconto inedito, che ha raggelato i suoi fan.