Gli inquirenti stanno cercando di capire che cosa sia scattato nella testa di Susanna Recchia. Perchè ha deciso di togliere la vita anche alla figlia? Perchè questo gesto estremo? Bisogna ricordare, questo per dovere di cronaca, che la bambina aveva l’epilessia e per questo veniva curata.
Infatti la donna quando è andata via ha preso anche i farmaci. Si sta cercando di capire a cosa servissero questi farmaci e perché gli ha portati con sé se l’intenzione era quella comunque di farla finita. Molto probabilmente secondo chi indaga la donna potrebbe aver sedato la bimba con quelle medicine prima di compiere il gesto.
Proprio per analizzare questi particolari gli inquirenti hanno disposto ulteriori accertamenti sui corpi di madre e figlia. Si vuole capire insomma se la piccola sia stata sedata o meno. Il nuovo esame sarà compiuto a breve e se non dovessero emergere elementi contrastanti, verrà dato il nulla osta per la sepoltura.
La titolare dell’inchiesta, la pm Barbara Sabatini, ha quindi proceduto alla nomina del medico legale che dovrà eseguire questi accertamenti irripetibili sui corpi di madre e figlia. Nel frattempo la comunità di Miane è chiusa nel silenzio e aspetta solo di dare l’addio a madre e figlia.
In queste ore anche il dentista titolare dello studio dove Susanna lavorava ha riferito che la donna gli aveva chiesto le ferie e che da tempo la vedeva non bene psicologicamente. Era infatti preoccupa per sè ma anche per la salute della bambina che necessitava appunto di cure.
“Era una bambina splendida” – così hanno detto le maestre di Mia anche loro molto colpite da quanto accaduto.