Sebastiano Visintin, la notizia in queste ore: purtroppo non s… (2 / 2)

Sebastiano Visintin, marito di Liliana Resinovich, indagato per il decesso della moglie, dopo aver ricevuto la notizia della sua iscrizione del registro degli indagati, ha lasciato Trieste, città in cui vive, diretto nel sud dell’Austria, in Carinzia.

Mattino Cinque News lo  ha raggiunto e intervistato, al rientro, e Sebastiano ha dichiarato ai riflettori del programma: “Non sto bene, sono tornato ieri”. Una notizia forte, questa, che ha fatto molto rumore, alimentando le curiosità dei telespettatori che stanno seguendo il casa,  specialmente di sapere dove sia stato sino al rientro.

Anche per porre fine alle illazioni, Visintin ha rotto il silenzio, dicendo: “Sono stato in montagna , sono andato a trovare degli amici e siamo stati un po’ insieme. Poi ho riposato, il tempo era brutto e non ho potuto andare in bicicletta”. Quando l’inviata del programma gli ha chiesto se la moglie gli manchi, Sebastiano ha dichiarato: “Certo che manca Liliana, manca tanto tanto. Sono quasi tre anni e mezzo che sto vivendo da solo. Non la auguro a nessuno”.

Sebastiano, inoltre, è esposto sull’argomento più scottante, quello che lo vede iscritto, da aprile, nel registro degli indagati per il delitto della moglie,  esternando queste parole:  “Diciamo che sono qua a disposizione, mi aspetto un po’ di tutto. Non è che mi nascondo”.   

Le telecamere hanno affrontato anche la questione sequestro dei 700 utensili nella sua abitazione, sul quale l’uomo si è così espresso:  “Hanno fatto tutta la casa . Ho problemi al cuore, tra la tensione e la mancanza di mia moglie. Mi fanno male le chiacchiere che vengono fatte in questo periodo perché a volte sono vere e a volte non sono vere”. Quando gli è stato chiesto come mai avesse i coltelli nella sua auto, Visintin ha chiosato che sono delle persone della zona che lo conoscono e che glieli lasciano per affilarli, non essendo lui mai a casa. Non sono  suoi, ha ribadito,  lasciandoli una volta lavorati, in modo che i proprietari possano riprenderli.