Una scoperta sorprendente ha destato l’attenzione dei bagnanti sulle spiagge di Pesaro, in particolare lungo le rive di Baia Flaminia, Levante e Ponente. Numerose sacche scure, dall’aspetto insolito, sono state avvistate nelle ultime ore sulla battigia. In un primo momento molti passanti le hanno scambiate per semplici resti di alghe o rifiuti trasportati dal mare.
Ma, avvicinandosi, si è fatta strada una verità ben più affascinante: si trattava di uova di pesce. E non uova qualsiasi, ma dei rari “borsellini delle sirene”. Con questo nome poetico si indicano le uova deposte da pesci cartilaginei, in particolare da alcune specie di squali come quelli della famiglia Scyliorhinidae.
Le uova hanno una forma rettangolare molto caratteristica e sono dotate di filamenti spiraliformi che permettono loro di ancorarsi alle alghe sul fondale marino, dove rimangono saldamente attaccate fino alla schiusa. Normalmente questo tipo di uova viene deposto tra la primavera e la fine dell’estate, anche se non è raro trovarne fino all’autunno, a seconda delle condizioni climatiche.
L’avvistamento a riva, però, non è un evento comune. Secondo gli esperti, è probabile che una recente mareggiata abbia strappato queste uova dal fondale, trascinandole fino alla costa. Una volta individuate, le autorità competenti sono state prontamente avvertite dai cittadini.
Se vi dovesse capitare di trovarne, è fondamentale non calpestarle e contattare subito la Capitaneria di Porto o i biologi marini della zona. In molte di queste uova è infatti presente un embrione vivo, che può sopravvivere fuori dall’acqua solo per poche ore. Se l’intervento delle autorità dovesse tardare, si può controllare visivamente la presenza dell’embrione e, se confermata, rimettere delicatamente l’uovo in mare.