Una grossa fetta d’Italia, venerdì 13 dicembre, si ferma a causa di uno sciopero generale che coinvolge pubblico impiego, sanità, scuola, università, trasporti, al fine di protestare contro la Manovra 2025. Lo sciopero coinvolge anche tutto il settore scolastico, per cui c’è un rischio serio.
Parliamo del rischio che le scuole di ogni ordine e grado restino chiuse per l’intera giornata. Tutte le comunicazioni ufficiali sono comunicate dall’ufficio scolastico di riferimento. Questo mese di dicembre è iniziato e, in generale, sarà caratterizzato da tensioni sociali e mobilitazioni, con lo sciopero generale proclamato dall’Unione Sindacale di Base (USB) per il 13 dicembre. Lo sciopero, come reso noto, riguarderà anche la scuola, al fine di raccogliere il malcontento di chi ne fa parte.
Ormai da diverso tempo, anche quest’ ambito è alle prese con carenze strutturali, tagli alle risorse e un crescente senso di insoddisfazione tra il personale docente e non docente. Le motivazioni dello sciopero del 13 dicembre sono volte a: contrastare una politica economica che favorisce la deindustrializzazione e promuove la “turistificazione” del Paese.
Altri settori sono coinvolti dalla protesta, come quello sanitario, quello dei trasporti pubblici, siano essi bus, filobus, tram e metropolitana, ma anche i treni . Un’Italia che si ferma, quella del 13 dicembre, per far valere i diritti di chi, attraverso lo sciopero, esprime il suo disappunto.
Il mondo scolastico non è esente dal malcontento, con la speranza che i suoi appelli vengano accolti. Ovviamente il consiglio è quello di consultare il web, per avere, in tempo reale, tutti gli aggiornamenti e le comunicazioni ufficiali in merito.