Oggi, martedì 18 giugno, una forte scossa di terremoto ha scosso il nord-est dell’Iran. Alle 11:54 (ora italiana), un terremoto di magnitudo 4.9, rilevato dall’USGS, ha colpito la provincia di Razavi Khorasan, precisamente nei pressi di Kashmar, a una profondità di 10 km. Il bilancio preliminare, confermato dalle autorità locali, è dei peggiori: almeno 4 >decessi e oltre 120 feriti, di cui 35 necessitano di ricovero ospedaliero.
Il Governatore di Kashmar ha fornito dettagli: due delle vittime sono decedute mentre cercavano di fuggire, mentre le altre due sono rimaste intrappolate sotto le macerie. I danni maggiori si sono verificati negli edifici più vecchi e meno stabili delle aree urbane e rurali della città, aumentando il rischio di crolli e ulteriori decessi.
Secondo l’agenzia di stampa Irna, le squadre di soccorso stanno cercando i corpi tra le rovine nel villaggio di Zendejan, un’area vicina alla città nord-orientale iraniana di Kashmar. L’Iran, situato sopra diverse placche tettoniche, è particolarmente vulnerabile ai terremoti. Questo recente sisma è solo l’ultimo di una serie di eventi sismici che hanno colpito il Paese negli ultimi anni.
All’inizio dell’anno scorso, un terremoto di magnitudo 5.9 ha causato il decesso di tre persone e il ferimento di oltre 800 individui nella regione montuosa nordoccidentale, vicino al confine con la Turchia.
Tra le calamità naturali più gravi della storia recente, un terremoto di magnitudo 6.6 ha raso al suolo la città sudorientale di Bam nel 2003, causando il decesso di oltre 31.000 persone. Questo triste evento ha evidenziato l’importanza di misure preventive e strutture antisismiche nel Paese. L’evento di oggi ricorda ancora una volta la necessità di migliorare la preparazione e la risposta ai disastri naturali in Iran, per ridurre al minimo le perdite umane e materiali.