Sono ore davvero concitate, ore che potrebbero portare, finalmente, a Kata , la bimba peruviana di 5 anni, scomparsa dall’ex hotel Astor. La procura fiorentina ha notificato un avviso di garanzia a cinque ex occupanti dello stabile fiorentino, occupato abusivamente dal settembre 2022 e poi posto sotto sequestro, in modo da poter effettuare le ispezioni, allo scopo di trovare tracce della piccola scomparsa.
I 5 ex occupanti sono stati sottoposti a quest’ atto , resosi necessario per eseguire accertamenti tecnici irripetibili “volti ad accertare la presenza di materiale biologico o genetico e all’estrapolazione di eventuali profili del Dna da borsoni, trolley e da rubinetti di stanze dell’hotel e alla loro successiva comparazione con quello della vittima”.
All’interno di una nota emessa dalla Procura, come riportato da Fanpage.it, si legge che tre degli indagati sono stati immortalati dalle telecamere di videosorveglianza, accuratamente vagliate dagli inquirenti, frame per frame, mentre uscivano dall’ex albergo, proprio il giorno 10 giugno, dopo la scomparsa di Kataleya, con un borsone e due trolley.
La cosa che fa rabbrividire è il proseguimento della nota in cui è scritto che borsone e trolley, per dimensioni avrebbero potuto occultare il corpo della bambina per cui capiamo bene quanto, questa notizia che è in corso d’accertamento, è di fondamentale importanza, potendo rappresentare la svolta decisiva nel giallo della minore peruviana.
Peraltro, gli indagati, il 17 giugno, giorno in cui lo stabile di via Maragliano è stato fatto sgomberare in modo da consentire le maxi ispezioni che, purtroppo, sono risultate vane, hanno utilizzato proprio lo stesso borsone e i due trolley. Gli altri indagati sono “due occupanti di tre distinte stanze, nei cui rubinetti dei bagni sono state individuate tracce di presunta sostanza ematica l’11 giugno, in occasione delle perquisizioni effettuate il giorno successivo alla scomparsa di Kata”. Il giallo della scomparsa di Kata sta arrivando ad una risoluzione.