Scomparsa Kata, italiani in lacrime: l’annuncio è appena arrivato (2 / 2)

Sono in tutto 5 gli iscritti nel registro degli indagati per la scomparsa della piccola Kata. Tra questi, oltre allo zio materno della bambina, Argenis Abel Alvarez Vazsquez, già arrestato per essere invischiato col racket delle camere, si è aggiunto in queste settimane anche lo zio paterno, anch’egli residente a Firenze.

Gli altri 3 indagati sono una donna e due uomini che sono stati visti uscire dall’hotel Astor, lo scorso 10 giugno, con 2 trolley ed un borsone ora sequestrati dalla procura di Firenze. In queste ore c’è stata la tanto attesa svolta nelle indagini: la magistratura ha ordinato una serie di accertamenti tecnici irripetibili finalizzati ad verificare la presenza e la natura di “materiale biologico o genetico” dai suddetti borsoni sequestrati.

Da questa analisi scientifica si cercherà di appurare l’inquietante ipotesi che il corpicino della bimba sia stato fatto uscire dall’hotel proprio all’interno di uno di questi borsoni, tecnicamente capaci di contenerlo. Contestualmente saranno eseguiti degli accertamenti sul materiale biologico rinvenuto sui rubinetti dei bagni di due distinte stanze dell’hotel, dove nel corso del sopralluogo dello scorso 11 giugno furono rinvenute delle tracce ematiche.

La procura di Firenze ha ordinato delle ulteriori verifiche da effettuare nel perimetro dell’immobile: nei prossimi giorni saranno infatti effettuati degli scavi per verificare o meno la presenza di altri indizi utili, come, nella peggiore delle ipotesi, di ritrovare il corpo della bambina.

Intanto i 4 peruviani indagati anche per l’inchiesta parallela del racket delle camere, continuano a professarsi innocenti, Nella mattinata dello scorso 11 settembre l’avvocato Elisa Baldocci ha discusso il loro ricorso presso il Tribunale del Riesame.