Nonostante i carabinieri hanno riferito che si cercano ancora due persone vive, nelle ultime ore si sta facendo strada una ipotesi agghiacciante, ovvero che ai due, e forse in particolare proprio a Giulia, possa essere successo qualcosa di irreparabile. La speranza è ovviamente che i due ragazzi siano entrambi vivi.
Tra l’altro la Fiat Grande Punto di colore nero con cui i due si sono allontanati da Vigonovo la sera dell’11 novembre è stata ripresa da numerose telecamere di videosorveglianza ma non si riesce a capire se all’interno ci sia una o due persone.
E intanto è cominciato il sesto giorno di attesa per le famiglie dei due ragazzi. Nella giornata del 16 novembre Giulia avrebbe dovuto laurearsi ma il suo banco è rimasto vuoto. I carabinieri nella zona industriale di Fossò hanno trovato oltre ad alcune tracce ematiche anche dei capelli il cui Dna sarà confrontato con quello dei due ragazzi.
La sorella di Giulia, Elena, continua a chiedersi dove sia sua sorella e nelle scorse ore ha affisso dei fiocchi rossi davanti la casa per la sua laurea. “Non penso che lui fosse una persona cattiva” – così dice la sorella di Giulia parlando di Filippo. “Spero che ci stiamo sbagliando tutti e che le cose non siano andate come pensiamo. L’odio non è per sempre, comunque, e odiare non porta da nessuna parte. A me comunque in questo momento interessa una cosa sola, ho un’unica priorità , sapere dov’è mia sorella” – così continua Elena Cecchettin.
Sabato notte la Punto nera di Filippo ha oltrepassato il confine con il Friuli a Caneva, in provincia di Pordenone. Poi si è diretta a Polcenigo e la targa è stata quindi intercettata ad Aviano. Il veicolo è salito fino alla stazione turistica del Piancavallo e da lì, seguendo una strada secondaria, è scesa a Barcis. Gli investigatori vogliono capire perché l’auto abbia seguito un tragitto così tortuoso.
Nelle prossime ore si potranno conoscere sicuramente ulteriori dettagli su questo assurdo fatto di cronaca che sta tenendo l’Italia con il fiato sospeso.