Scomparsa di Peppe Vessicchio: la decisione dei famigliari per i funerali (2 / 2)

Lunedì a Roma, nella chiesa dei Santi Angeli Custodi, si terrà una cerimonia privata voluta dalla famiglia, a testimonianza della discrezione che lo accompagnava anche lontano dai riflettori. Ma in ogni casa, nelle note di mille arrangiamenti e nei ricordi di chi lo ha conosciuto o solo ammirato, resterà la sua musica, la sua ironia garbata e quella inconfondibile capacità di dirigere non solo le orchestre, ma le emozioni di un intero Paese.

La notizia della scomparsa del Maestro Peppe Vessicchio ha attraversato il mondo della musica e della televisione come un’eco che unisce commozione e riconoscenza. Dai colleghi di una vita agli artisti più giovani, dai presentatori ai comici, dai musicisti ai fan che lo hanno seguito per decenni, ognuno ha voluto dedicargli parole di affetto e gratitudine. Vessicchio non era soltanto un direttore d’orchestra: era una presenza familiare, simbolo di eleganza, competenza e passione autentica per l’arte dei suoni. Nella sua figura convivevano la disciplina del musicista classico e la leggerezza di chi sa parlare a tutti, senza mai perdere profondità.

I messaggi di commiato hanno disegnato un ritratto collettivo, spontaneo, di un uomo che ha lasciato un segno indelebile. Fiorello lo ha salutato con un semplice “Ti abbiamo amato tutti”, parole che racchiudono il sentimento condiviso di un Paese intero. Maria De Filippi ha ricordato il suo sguardo gentile e la sua capacità di comprendere con un sorriso, mentre Gino Paoli ha evocato gli anni delle prime collaborazioni, quando il giovane Peppe mostrava già un talento straordinario e una modestia rara. Amadeus ha espresso stupore e malinconia, rievocando le risate e le confidenze scambiate dietro le quinte di Sanremo. Tra i ricordi più intensi, quelli di Stash dei The Kolors e del compositore Enrico Melozzi, che hanno descritto il Maestro come un esempio di dedizione assoluta alla musica, capace di trasmettere la sua esperienza senza mai imporsi, ma invitando al dialogo. Anche Milly Carlucci, Antonella Clerici, Lorella Cuccarini e Fiorella Mannoia hanno voluto rendergli omaggio, ricordando il suo ruolo di guida e di amico nei momenti più significativi della loro carriera.

Andrea Delogu, poco fa è arrivata la sua decisione Andrea Delogu, poco fa è arrivata la sua decisione

L’Orchestra Fondazione Pavarotti ha annunciato che il concerto del 21 febbraio sarà dedicato alla sua memoria, segno di un legame professionale e umano che andava oltre le partiture. Dal mondo delle istituzioni, la ministra Alessandra Locatelli ha parlato di un uomo la cui passione e gentilezza resteranno nel cuore di tutti, mentre il presidente della Regione Campania, Vincenzo De Luca, ha voluto ricordarlo come un illustre concittadino e ambasciatore della musica napoletana nel mondo.

Anche l’Unicef ha espresso il proprio affetto, ricordando il suo impegno come Goodwill Ambassador e la dedizione con cui si era speso per i bambini e i giovani, vedendo nella musica uno strumento di inclusione e speranza. Nella sua ultima apparizione pubblica, legata al libroBravo, bravissimo. La musica di Mozart. Il fanciullo geniale”, pubblicato a fine ottobre, Vessicchio aveva ancora una volta mostrato il suo entusiasmo per la divulgazione musicale, parlando ai più piccoli con la semplicità e la meraviglia che lo contraddistinguevano. E ora, nel silenzio lasciato dalle sue note, l’Italia lo ricorda come uno dei pochi veri maestri capaci di trasformare la musica in linguaggio universale di emozione e umanità.