Scomparsa Beppe Vessicchio, i sospetti di Fabio Fazio: "Nell’ultima telefonata mi ha detto che…" (2 / 2)

Il vuoto incolmabile legato all’improvvisa dipartita di Beppe Vessicchio, il celebrato direttore d’orchestra che per decenni ha guidato i ritmi del Festival di Sanremo, stroncato da  una polmonite interstiziale che è degenerata in modo improvviso e irreversibile, ha scosso il mondo  televisivo italiano.

Proprio in questo contesto di lutto diffuso, risalta la reazione del collega e amico, il conduttore Fabio Fazio, che ha sottolineato il peso personale della scomparsa. All’Ansa, Fazio ha dichiarato: “Sono incredulo e sconvolto. Lo aspettavo a Che Tempo Che Fa per presentare il suo libro su Mozart. Mi aveva avvisato, con la consueta  gentilezza, che avrebbe rimandato di un paio di settimane a causa di una brutta tosse”.

Fazio ha aggiunto: “Era capace di cogliere sempre il lato giocoso dello spettacolo, di portare leggerezza anche nei momenti più seri. Ho tanti ricordi con lui e con Luciana, ci legava una stima sincera e un’amicizia autentica.  Sono senza parole”.

Vittorio Sgarbi, tutti in lacrime: l’annuncio commuove tutti gli italiani Vittorio Sgarbi, tutti in lacrime: l’annuncio commuove tutti gli italiani

Per Fazio, la tensione emotiva non deriva solo dal vuoto professionale lasciato da una figura rappresentativa del settore, ma dall’eco di quella telefonata, l’ultima,   prima di poterlo abbracciare nello studio del suo programma Che Tempo Che Fa  ma il destino ha voluto che quell’abbraccio non ci sia più, poichè la polmonite interstiziale si è portato via il grande Maestro in un batter i ciglia.

.La sua assenza è un segno lasciato non solo nei grandi eventi musicali, ma anche nella vita di chi, come Fabio Fazio, lo considerava un punto di riferimento insostituibile, un amico sincero,  un grande uomo, oltre che un grande professionista. Le parole del conduttore sono l’esempio lampante di quanto Beppe fosse amato da tutti coloro che hanno avuto la fortuna di incontrarlo sul loro cammino, prima che Dio lo chiamasse a se’.