Il nuovo governo, targato Meloni, si è messo al lavoro già da un bel pezzo, tra annose questioni da risolvere, tra cui il reddito di cittadinanza e le pensioni, e questioni più attuali che rappresentano delle vere e proprie emergenze.
Non interessato direttamente gli adulti ma i loro figli e l’obiettivo è quello di evitare dipendenze e tragedie. Sappiamo quanto la nostra società sia flagellata da piaghe difficili da debellare.
Vediamo i nostri figli trascorrere tutto il tempo davanti a pc, cellulari, tablet, videogiochi. Non esistono più i giochi di una volta, all’aria aperta, condivisi, sporcandosi di fango, tra risate a squarciagola.
Come se non bastasse, avanzano il bullismo e il cyberbullismo, in cui è facile passare dalla violenza fisica e verbale all’istigazione al suicidio, sino a quando, nel tunnel della sofferenza, la cronaca ci ha riportato casi di chi non ce l’ha fatta.
Storie di chi ha deciso di farla finita, pur di non reggere più le torture quotidiane inferte. Su tutto questo il governo ha deciso di intervenire. Ma vediamo a che conclusioni è arrivato.