Sarah Scazzi, svolta sul caso: la notizia è giunta poco fa (2 / 2)

Ora arriva un’importante novità sul delitto di Avetrana poiché la Corte di Strasburgo ha considerato ammissibile il ricorso presentato dai legali di Sabrina Misseri che oggi ha superato i 30 anni. In un processo alquanto complesso, tra confessioni, smentite, dichiarazioni al limite tra sogno e realtà dei diversi testimoni che si sono susseguiti, Sabrina, come ormai noto, è stata condannata in Cassazione, in concorso con la madre Cosima Serrano, per l’omicidio della cugina Sarah Scazzi.

La Corte di Cassazione, il 21 febbraio del 2017, ha confermato le condanne all’ergastolo per Sabrina Misseri, la cugina che si è mostrata disperata in tutte le interviste rilasciate subito dopo la scomparsa di Sarah, e per la madre Cosima Serrano. Madre e figlia sono state ritenute colpevoli, dalla legge, per concorso in omicidio volontario aggravato dalla premeditazione.

Ed ora è arrivata una possibile svolta, in quanto la Corte di Strasburgo ha deciso di ritenere ammissibile il ricorso presentato nel 2018 da madre e figlia “per violazione del diritto alla difesa”. Nicola Marseglia, il legale di Sabrina Misseri, ha precisato che si tratta di un risultato che necessita di tempo, poiché occorre prima fissare l’udienza davanti ai giudici di Strasburgo per la relativa trattazione.

In ogni caso, si è detto fiducioso, spiegando che se la Corte di Strasburgo riconoscerà un’eventuale violazione al diritto di difesa, il pool legale della Misseri potrebbe avviare un procedimento di revisione, fornendo nuovi elementi di prova, necessari per legittimarlo. Una revisione del processo relativo all’uccisione di Sarah Scazzi non è esclusa, sebbene sia comunque una bella prova per gli avvocati difensori di Sabrina.

Nonostante siano passati tantissimi anni da quel giorno di fine agosto, tutti ricorderemo il volto di questa povera ragazzina, strappata alla vita per mano di coloro che reputava una seconda famiglia. Un dolore troppo grande per i suoi genitori e per il fratello, oltre che una profonda tristezza per tutti noi che abbiamo preso a cuore la storia di Sarah e non potevamo certo aspettarci un tragico epilogo per mano dei suoi parenti, dato che, inizialmente, vennero vagliate le pista del rapimento a scopo di riscatto e dell’allontanamento volontario.