Sarah Scazzi, la confessione 11 anni dopo l’omicidio: "L’ho uccisa io" (2 / 2)

A 11 anni dal terribile omicidio, martedì scorso a Lecce nell’udienza che avrebbe potuto attribuire un permesso lavorativo per l’uomo, dato che un’azienda agricola si era anche offerta di dargli un lavoro, è arrivata una notizia davvero sconvolgente.

Michele Misseri sconterà integralmente in carcere la pena che gli è stata comminata a seguito dell’accusa della soppressione del corpo della nipote 15enne. Lo zio Michele resta in cella, dunque, poiché continua a riferire di essere lui il vero colpevole dell’omicidio di Sarah Scazzi.

Zio Michele non compariva in tribunale dal 5 novembre 2021 quando lo abbiamo visto collegato in videoconferenza dal carcere, per la sentenza relativa alle accue di calunnia, dato che aveva affermato che il suo ex legale l’aveva spinto ad accusare la figlia Sabrina dell’omicidio. In questa nuova udienza per il permesso, Misseri ha continuato ad autoaccusarsi per l’omicidio di Sarah.

Il suo attuale legale, Luca Latanza, ospite della trasmissione Quarto Grado, ha dichiarato: ” Il signor Misseri continua a riferire agli operatori del carcere, agli assistenti sociali di essere sempre lui l’autore dell’omicidio della piccola Sarah. Ha continuato a dire questo, ha continuato a dire che merita il carcere, anche l’ergastolo addirittura e questo io, da legale, lo vedo sostanzialmente come un elemento negativo per quella che potrà essere una decisione, tanto’è che non sono assolutamente ottimista”.

Michele Misseri uscirà dal carcere a novembre 2024 per il fine pena, ribadendo, nelle sue tante interviste, di essere lui il colpevole. Mentre il ricorso della figlia Sabrina alla Corte di Strasburgo è stato ammesso e questo potrebbe portare ad una revisione, Massimo Picozzi, a Quarto Grado, si chiede se la volontà di Michele Misseri di restare in carcere sia ricollegabile al suo vecchio sogno di recuperare il rapporto con la famiglia. E voi, cosa ne pensate?