Mentre i poliziotti della Rotaliana stanno ricostruendo la dinamica dell’investimento, pare dovuto ad un sorpasso azzardato del 70enne che non ha lasciato scampo alla povera Sara Piffer, da Leggo.it, nostra fonte di riferimento, apprendiamo le ultime parole pronunciate dalla giovane e promettente ciclista trentina, ignara di andare incontro ad un maledetto destino.
Sara, prima di uscire col fratello Christian per allenarsi in sella alla sua bici, rivolgendosi al padre Lorenzo, lo aveva salutato dicendo: “Noi stiamo sempre attenti papà, dobbiamo solo sperare che lo siano anche gli altri” e queste parole sembrano quasi premonitrici, in quanto è per colpa di un conducente che lei è stata strappata alla dimensione terrena.
La 19enne era una ragazza con la testa sulle spalle, consapevole del pericolo ma anche prudente, così come il padre fa sapere al quotidiano l’Adige. In pochi istanti, quell’uscita spensierata col fratello, si è trasformata nell’ultima pedalata.
Sara aveva iniziato da piccola a praticare il ciclismo, con la Velo Sport Mezzocorona e, nonostante la sua giovanissima età, aveva gareggiato col Team Lady Zuliani, con la Willer-Chiara Pierobon e, più di recente, con la Mendelspeck di Laives. Davvero talentuosa, nel 2023 si era aggiudicata la vittoria del Gran Premio Città di Corridonia (categoria under 23-élite), ottenendo la medaglia d’argento nella cronoscalata di Verla-Maso Roncador.
Più di recente, nel 2021, era stata vicecampionessa italiana nella Madison, mentre nel 2023, aveva rappresentato l’Italia ai Mondiali di Glasgow nella categoria under 18. Una carriera davvero impeccabile, la sua, che è stata stroncata per sempre in pochi istanti. A ricordarne le gesta, la bravura, la determinazione sono oggi in tanti, in primis, via social, la società U.S. Montecorona, in cui Sara aveva militato, che ha scritto: “Ti abbiamo vista crescere e rimarrai sempre parte della nostra squadra” e la Mendelspeck, che ha messo nero su bianco: “Sara lascia un vuoto incolmabile ma resterà sempre nei nostri cuori”.