Sara Pegoraro, la modella morta a 26 anni: la causa della morte (2 / 2)

Ma quella che sembrava essere una ripresa, in poche si è trasformata in tragedia, nella peggior tragedia per una madre. Proprio la mamma, con la quale la ragazza viveva, l’ha trovata, il giorno dopo, 24 giugno, esanime, nella loro casa di Villorba. E’ stata proprio la donna a lanciare tempestivamente l’allarme ma quando i sanitari del 118 sono arrivati presso l’abitazione, per la giovane modella non c’era più nulla da fare.

La Procura di Treviso, sin da subito, a voluto vederci a fondo, aprendo un fascicolo per morte in conseguenza di altro reato, e il sostituto procuratore Anna Andreatta, titolare dell’indagine, ha disposto le analisi del sangue per avere conferma che quel malore, rivelatosi fatale, è legato ad un’overdose da eroina o altra sostanza, che va ovviamente quantificata, mentre è caccia al pusher, a colui che le ha venduto la dose, forse tagliata male.

Sara sarebbe morta per assunzione di sostanze stupefacenti. Ma c’era chi conosceva la sua dipendenza, tipo l’amica Serena, che ha dichiarato: “Giovedì, in uno dei tanti messaggi vocali, mi aveva chiesto di accompagnarla al Serd (Servizio per le dipendenze) per una ricetta”.

Forse quella era la sua ultima richiesta disperata d’aiuto, rimasta inascoltata, non rendendosi conto, probabilmente, della gravità della situazione. Sempre la sua amica ha dichiarato di sapere da tempo della sua dipendenza, sperando che potesse farcela. “Forse non abbiamo insistito abbastanza per convincerla ad entrare in una comunità. Non voleva perché era convinta che cos’ avrebbe rinunciato alla sua libertà”.

Così facendo Sara ha perso la sua vita. Ora si attende il nullaosta da parte dell’autorità giudiziaria per le esequie, con la fissazione della data dei suoi funerali. Il sorriso di Sara, splendida ragazza dagli occhioni azzurro cielo, allieterà il Paradiso, mentre qui, sulla terra, la sua assenza lascerà un vuoto incolmabile in tutti coloro che la amavano.