"Sarà obbligatorio" La nuova tassa nascosta nella Manovra (2 / 2)

Nella nuova legge di Bilancio del governo Meloni viene introdotta una nuova assicurazione obbligatoria, un sistema a “copertura dei danni causati da eventi e catastrofi naturali”. In particolare, sulla base dell’articolo 24 della Manovra 2024 , le imprese italiane sono obbligate a stipulare contratti assicurativi per coprire i danni causati da calamità e eventi catastrofici quali “terremoti, alluvioni, frane, inondazioni e esondazioni”.

Today.it ,dopo aver preso visione del testo definito, ha illustrato perfettamente per quale motivo è stata istituita questa novità che non piace proprio agli italiani, trattandosi di una tassa nascosta, volta a “garantire la sostenibilità della spesa pubblica e proteggere il tessuto economico e sociale del paese”.

Specie in quest’ultimo periodo, il nostro Paese è flagellato dai sismi. Basta dare un’occhiata alla cronaca per rendersi conto che  l’Italia, all’ordine del giorno, è funestata da terremoti e da sciami sismici, come quello della zona dei Campi Flegrei. Questi  hanno costi elevati per lo Stato, che deve intervenire per il  primo soccorso, per  ricostruzione le infrastrutture pubbliche essenziali e eve fornire aiuti per ricostruire gli edifici finiti in macerie.

Proprio perché tutto questo ha un grosso peso per le casse dello Stato, il governo Meloni ha pensato dei introdurre un sistema di copertura dei danni causati da eventi catastrofali, obbligando, entro un anno, le imprese a stipulare contratti assicurativi per coprire i danni causati da calamità naturali. Lo Stato fungerà da regolatore e riassicuratore attraverso una combinazione di obblighi assicurativi e compartecipazione pubblica.

Ma cosa prevede la norma in questione? Entro il 31 dicembre 2023, le imprese con sede in Italia o con una stabile organizzazione nel paese devono stipulare contratti assicurativi  che copriranno i  danni causati da eventi come terremoti, alluvioni, frane, inondazioni ed esondazioni. Se esse non adempiranno a tali contratti,  si vedranno “punite”,  venendo tagliate fuori dagli aiuti dello Stato. Questo adempimento non riguarda le imprese agricole che sono coperte dal fondo  AGRICAT. Non saranno invece assicurabili le imprese i cui beni immobili risultano gravati da abuso edilizio o costruiti in carenza delle autorizzazioni previste.