Sara Venturini era in casa sua, a Bolzano Vicentino, in provincia di Vicenza, quando, stando ad una prima ricostruzione dei fatti, sarebbe stata colpita da un malore improvviso. E’ stato il compagno, con il quale conviveva, a fare la macabra scoperta del corpo esanime della giovane donna che giaceva sul pavimento del bagno, privo di sensi e di battito. Travolto dalla disperazione, il fidanzato ha allertato subito i soccorsi ma, quando gli operatori del 118 sono giunti nell’appartamento, non hanno potuto far altro che constatare l’avvenuto decesso.
Una morte improvvisa e inspiegabile, attorno alla quale occorre far luce. E’ per questo che la Procura di Vicenza ha deciso di disporre l’esame autoptico sul corpo della Venturini per risalire alla causa del decesso. Solo al termine dei dovuti accertamenti, la salma verrà restituita ai familiari affinché possano predisporre i funerali.
Quando i carabinieri sono giunti nel luogo dove si è consumata la tragedia, non hanno rinvenuto segni di violenza sul cadavere, quindi, ad oggi, l’ipotesi più accreditata, è quella della morte naturale, quindi di un malore improvviso che l’avrebbe sorpresa inaspettatamente, senza darle il tempo di chiedere aiuto. Se ne sarebbe andata così Sara Venturini, da sola, in pochi istanti.
Il decesso della 30enne, originaria Altavilla Vicentina dove vive la sua famiglia, ha gettato tutti i suoi familiari nello sconforto. Hanno accanto tutto l’affetto dell’intera comunità, sono sommersi da messaggi di cordoglio, ma nessuno riuscirà a lenire il dolore di una morte atroce e devastante . Tra i tanti messaggi giunti alla famiglia, quello toccante del cugino che ha dedicato alla defunta queste parole: “Sara, cugina mia veglia su di noi con i nostri cari angeli a proteggere le persone che ami. R.I.P. angelo nostro”.
Al momento gli inquirenti non stanno tralasciando nessuna pista in quanto, oltre all’ipotesi del malore improvviso, c’è anche la possibilità di una patologia mai diagnosticata. Sara Venturini lascia, oltre al compagno con il quale viveva, la mamma Nadia, il papà Carlo ed i fratelli Lucio, Manuel e Luca. Una morte difficile da comprendere per una giovane donna di quell’età, attorno alla quale occorre far chiarezza.