Francesca Michielin, con la sua Fango in Paradiso, è stata tra i 15 big in gara nella seconda puntata del Festival di Sanremo. La cantante , dopo essere caduta all’Ariston durante le prove della vigilia, si è presentata sul palco con un tutore alla caviglia destra.
Purtroppo, a causa dell’incidente, deambula con le stampelle e Carlo Conti l’ha aiutata. Nonostante questo brutto imprevisto, ci ha regalato una performance da pelle d’oca, come del resto ha sempre fatto.
Il conduttore, al termine della sua esibizione, le ha regalato dei fuori, simbolo della città, e tutto ad un tratto, non è riuscita a trattenere le lacrime, lasciandosi andare ad un pianto a dirotto e dicendo: “Grazie di cuore a tutti e tutti”.
In tanti si sono chiesti cosa si nasconda, per davvero, dietro la reazione della cantante. Non si tratta solo della delicatezza del momento, legato alla caduta e al tutore, ma anche all’emozionante testo di Fango in Paradiso, che racconta la fine di una relazione d’amore, ma anche dei mille interrogativi legati a come proseguirà la vita, senza aver accanto la persona che si è amato più di se stesso.
Prima dell’inizio del Festival, del resto, Francesca aveva dichiarato: “È forse la canzone più viscerale che abbia mai scritto. Questa è un po’ la mia versione di una revenge song che, come insegna Taylor Swift, è sempre un’ottima soluzione per rimettere insieme i pezzi di un cuore spezzato. Però, nel mio caso, non voglio vendicarmi di nessuno. Anzi, sono io che ammetto che ci sto male, ma va bene così, lo accetto. Anche nei luoghi migliori c’è un po’ di imperfezione, e dal fango nascono cose belle”. Il pianto della Michielin, dunque, è legato a ciò che la sua canzone le evoca e al suo profondo significato.