Sanremo 2023, Chiara Francini choc in diretta: l’annuncio è struggente (2 / 2)

Stava per terminare la quarta serata di Sanremo 2023, quella dedicata alla cover che avrebbe visto trionfare Marco Mengoni. Chiara Francini è ritornata sul palco dell’Ariston per il suo momento, recitando un monologo scritto da lei sulla maternità. Sono stati otto minuti commoventi, un colpo al cuore per molte donne che si sono immedesimate nelle sue parole. Parole crude che qualcuno avrebbe tanto voluto pronunciare ma non ha avuto la possibilità di salire su di un palco come lei.

Il suo monologo ricorda Lettera a un bambino mai nato di Oriana Fallaci, così hanno scritto oggi su diverse testate. Io credo sia semplicemente il suo sfogo sofferto, interiorizzato, metabolizzato e poi, coraggiosamente buttato fuori, come una sorta di pianto liberatorio. “Arriva un momento della vita in cui è chiaro che sei diventato grande: quando hai un figlio. Ora, io, Chiara, un figlio non ce l’ho, però credo sia una cosa dopo la quale non c’è dubbio non potrai più essere più giovane come lo eri a sedici anni, col motorino, la discoteca e il liceo.E arriva un momento, nella vita, in cui tutti intorno a te cominciano a figliare. È una valanga. Ma… inizia sempre da una che lo sapevi sarebbe diventata mamma prima di tutti”

Lucia, la sua amica, gli dice di essere incinta e la sua reazione è la seguente, splendidamente raccontata: “Quando qualcuno ti dice che è incinta e tu non lo sei mai stata, non sai mai che faccia fare. Quando qualcuna ti dice che è incinta e tu non lo sei mai stata c’è come qualcosa che ti esplode dentro.
Un buco che ti si apre, in mezzo agli organi vitali, una specie di paura, stordimento, e, mentre accade tutto questo, tu devi festeggiare, perché la gente incinta è violenta e vuole solo essere festeggiata. E non c’è spazio per il tuo dolore, per la tua solitudine. Tu devi festeggiare”.

La Francini si racconta, vedendo passeggini e figli ovunque, mentre lei è concentrata sul suo lavoro, diventano sempre più famosa, sino a quando ha dovuto fare i conti con il tempo, quello in cui, se non si fosse sbrigata, avrebbe corso il rischio di non avere mai un figlio. Eppure non sempre quando ti decidi, ritenendo che sia il momento giusto, il corpo ti accompagna. Quel che rimane è il senso di colpa dentro. Parlando del desiderio di avere un figlio, l’attrice sottolinea quanto non sia certo riuscire a portarlo in grembo, le paure di essere madre, quelle che tutte noi, chi più, chi meno, abbiamo: ” Ancora non ti conosco, ancora non so nemmeno se nasci, se ci riesco a farti nascere, che già non ci capiamo. Essere figlio di una madre come me ti causerà solo dei problemi. Se sarai maschio io so e, quasi spero, che sarai gay e t’amerò così tanto. Però forse preferirei non lo fossi, perché sarà più difficile e io vorrei che per te fosse facile. Per favore non essere stupido. Vienimi su brillante, con la battuta pronta.

Impossibile non commuoversi dietro queste parole: “E io già lo so, bambino, tu mi porterai via tutta la creatività, la luce, resterai solo tu al centro della scena e io sarò una semplice comparsa e poi diventerò grande e poi vecchia e non potrò più fare finta che il tempo non stia passando, perché ci sarai sempre tu, lì, a ricordarmi in ogni momento che la mia gioventù è finita”. Un monologo struggente che chiosa così: ” E io ti aspetto e ti desidero così tanto che sarai per forza una delusione. Ma come parlo…? Ma che madre sono? Non sono una madre, intanto…Da dove mi viene tutto questo?… O, forse, sei proprio tu che non vuoi venire da me, perché credi che io mi sia dimenticata di te, che io mi sia dimenticata della vita. Perché avevo troppo da fare. Ma io volevo solo essere brava, io volevo solo essere preparata, io volevo che tu fossi fiero di me. Anche se ancora non ci sei. Forse, perché ci sei sempre stato”.