Sandra Milo, la brutta notizia in diretta Tv (2 / 2)

Sandra Milo è stata diverse volte ospite di Verissimo, nel salotto di Silvia Toffanin. La conduttrice, nell’intervistarla, ha toccato con lei un argomento molto delicato: quello dei  problemi economici con il fisco… argomento, peraltro,  che tocca le corde profonde dell’attrice. Sandra, mettendo da parte la sua friccicarella ironia, ha dichiarato: “La questione non è finita, però ho deciso di combattere per sostenere quelli che sono i diritti miei e della mia famiglia. Tutti quanti in Italia abbiamo fatto dei debiti. Io intendo pagare, ma solo quello che devo, non un carico ingiusto”.

Una notizia davvero raggelante per i fan che l’hanno sempre seguita e che l’hanno vista, fortemente provata, seppur con la solita tenacia che l’ha sempre contraddistinta.  L’attrice ha parlato dei suoi problemi con il  fisco proprio a Verissimo, per la sua prima volta, confessando anche di aver pensato di togliersi la vita a causa delle sue difficoltà economiche.

Una confessione sconvolgente, resa alla Toffanin, una conduttrice molto sensibile, empatica, dotata di una capacità incredibile di immedesimarsi nella sofferenza altrui.  E’ ai suo microfoni che  la Milo, colei che  ispirato un grandissimo regista come Fellini, ha affrontato il tema della depressione in cui era caduta dopo l’insorgere dei problemi finanziari.

Aveva confessato di dovere al fisco ben 850 mila euro, una cifra enorme che non possedeva allora, nonostante i suoi numerosi sforzi, per poi aggiungere: “Magari questa è l’ultima intervista televisiva che rilascio, voglio ritirarmi dalle scene, non ce la faccio più. Lo Stato mi ha chiesto 3 milioni di euro, poi, accorgendosi dell’errore è sceso a 850.000 euro, che sono comunque moltissimi soldi. Lavoro, lavoro ma non guadagno niente perché va tutto all’Agenzia delle Entrate. Mi hanno confiscato tutto”.

Una Milo con la voce rotta dal pianto, che si è lasciata andare, per la prima volta, in diretta televisiva, a questo sfogo: Ho retto fino adesso perché non volevo che i miei figli sapessero di questa situazione , ma ora non ce la faccio più, non posso più lottare. Mi sento vittima di un’ingiustizia. Perché il mio paese mi tratta così? Io non sono una criminale”.  In tanti i colleghi che l’hanno aiutata, tra cui il compianto Maurizio Costanzo.