“L’abbiamo uccisa così”. Saman Abbas, la confessione choc finalmente è arrivata (2 / 2)

Come ormai noto, lo zio Danish Hasnain e i due cugini Ikram Ijaz e Nomanhulaq Nomanhulaq, sono accusati di omicidio e soppressione di cadavere. Ma che fine avrebbe fatto Saman? Per diversi mesi, si è pensato che la 18enne pachistana sia stata uccisa con un corda, con il suo corpo infilato in un sacco e fatto a pezzi, per poi essere gettato nel Po.

Per troppo tempo si è pensato che il cadavere martoriato di Saman si trovasse nelle acque del fiume, secondo quanto rivelato da un compagno di cella di Ikram Ijaz, lo scorso ottobre.Shabbar Abbas e Nazia Shaheen, i genitori della ragazza, sono stati a lungo ricercati dall’Interpol a livello internazionale.

Come ormai noto, Shabbar è stato arrestato, nei giorni scorsi, in Pakistan. Ma il caso è vicino ad una svolta, in quanto in un casolare abbandonato dell’ex latteria di Novellara, a 500 metri dalla casa in cui gli Abbas vivevano, a Novellara, sono stati ritrovati i resti di un cadavere. E’ stato lo zio Danish, 34 anni, ritenuto l’esecutore materiale dell’omicidio della nipote, forse strozzandola, a indicare ai carabinieri il luogo esatto in cui scavare.

Le loro pale si sono fermate quando hanno incontrato un sacco nero contenente resti umani. Sabato mattina lo scavo è andato avanti fino a far riaffiorare la forma dei piedi, delle ginocchia e dei gomiti. . Secondo quanto riportato dal quotidiano Repubblica, dall’inchiesta emerge che lo zio, i cugini e i genitori , tutti accusati dell’omicidio, avevano giurato sul Corano di non parlare mai del delitto.

I resti umani si troverebbero ad un paio di metri di profondità, avvolti in un sacco nero. Per l’esumazione e per la prova del nove, quindi per l’esame del Dna, servirà una richiesta di incidente probatorio urgente alla Corte di Assise, in quanto il processo è già fissato per febbraio. Dovranno essere i giudici a nominare un perito per iniziare procedura e rilievi.

Il posto in cui i resti sono stati ritrovati è impervio, vicino ad un edificio pericolante, a rischio crollo, quindi la situazione è più complessa del previsto. La speranza, per Saqib, l’amore negato di Saman, il suo connazionale con cui la 18enne pakistana sognava una vita assieme, è quella che quel cadavere sia della sua amata, per avere una tomba su cui piangere. Una storia davvero terribile, che sembra in dirittura d’arrivo.