Saman Abbas, l’annuncio poco fa: “Non è lei, è viva…” (2 / 2)

Se Saqib, il fidanzato di Saman, ora spera che quei resti possano appartenere proprio a lei, in modo da aver una tomba su cui piangere, il padre della 18enne pachistana, Shabbar Abbas, non la pensa affatto così. L’uomo è stato fermato dalla polizia del Punjab lo scorso 16 novembre, mentre la moglie e madre di Saman, Nazia Shaheen, risulta ancora latitante.

Secondo la testimonianza resa al giudice di Islamabad da Shabbar, la figlia sarebbe ancora viva. Ai giudici, in udienza, ha dichiarato: “E’ vivaShabbar è accusato dalla Procura di Reggio Emilia, diretta dal procuratore Gaetano Calogero Paci e dai carabinieri di omicidio, sequestro di persona e soppressione di cadavere in concorso con altri quattro familiari.

Shabbar era con l’avvocato al quale sono stati concessi sette giorni pr prendere visione della documentazione arrivata dall’Italia, che ne ha chiesto l’estradizione. Per Shabbar è stata già fissata una nuova udienza che si terrà il prossimo 6 dicembre, mentre tutta l’attenzione si concentra in quel casolare di Novellara, con la speranza che la verità venga fuori.

Liborio Cataliotti, avvocato di Danih Hasnain, zio di Saman, ha fatto sapere che “la sua collaborazione c’è stata e lo dice l’atto del verbale di rinvenimento del cadavere, con la sua presenza in loco, messo a disposizione stamattina dalla Procura per noi difensori”, aggiungendo: ” Non ipoteco il futuro processuale del mio assistito e non commenti atti in divenire o non ancora realizzati. Quello che posso dire è che effettivamente ha dato il suo apporto. Che ce ne sia uno ulteriore, staremo a vedere il prosieguo”.

La polizia federale pachistana, che nei giorni scorsi ha arrestato Shabbar, ha informato l’ufficiale di collegamento che continuano le ricerche di Nazia Shaheen, la madre di Saman Abbas, latitante dal primo maggio 2021. Intanto proseguono le operazioni di recupero dei resti, seppelliti a circa 2 metri di profondità. Il Resto del Carlino ha spiegato che sono stati seppelliti con una tecnica ben precisa, che ricorda addirittura le tombe etrusche e romane. Il corpo giace sotto uno strato di rottami e materiale inerte e il terreno argilloso non aiuta.