Ocone, accusato di duplice delitto aggravato, tentato delitto e sequestro di persona. Nel corso dell’interrogatorio, avrebbe svelato il movente del femminicidio. Come riportato da Adnkronos, il procuratore Gianfranco Scarfò ha riportato che il cinquantottenne reo confesso ha spiegato di aver agito per l’eccessiva aggressività della moglie.Secondo la ricostruzione della procura di Benevento, Elisa Polcino sarebbe stata colpita nel sonno tra le 5 e le 6 del mattino, con una pietra che avrebbe prelevato dal giardino.
L’uomo, con la stessa pietra, avrebbe colpito il figlio quindicenne, trovato privo di vita nell’auto usata dall’uomo per fuggire, e la figlia sedicenne della coppia, sopravvissuta ma attualmente in gravi condizioni.
L’uomo è attualmente detenuto nel penitenziario di Campobasso e, stando alla testimonianza che la direttrice della struttura, Rosa La Ginestra, ha reso alla PRESS, si trova sotto strettissima sorveglianza, poiché si temono ripercussioni da parte degli altri detenuti o che possa togliersi la vita. Prima di essere portato in cella, il cinquantottenne è stato interrogato presso la caserma dei carabinieri di Benevento.
All’investigatore, nel corso dell’interrogatorio, avrebbe dichiarato: “Mia moglie era aggressiva e autoritaria”. L’uomo nel 2011 era stato sottoposto a una cura per psicosi croniche. Prima di togliere la vita a Elisabetta Pulcino e al figlio, l’uomo non sembra aver dato segni di ulteriori problemi mentali.
Intanto, attualmente la figlia sedicenne di Elisabetta Polcino e Salvatore Ocone è ricoverata al Neuromed di Pozzilli in coma farmacologico dopo essere stata sottoposta a un delicato intervento chirurgico per rimuovere frammenti ossei e parte della scatola cranica per scongiurare ulteriori pericoli.Il cervello è gonfio e sono presenti focolai emorragici cerebrali. Questo quanto emerso dall’ultimo bollettino diramato dall’ospedale.
