Matteo Bassetti, primario di patologie trasmissibili al San Martino di Genova, e personalità nota in Italia soprattutto durante la pandemia di Covid, è stato intervistato dalla stampa nazionale a cui ha rilasciato importanti dichiarazioni circa la polmonite bilaterale.
Per il Papa, persona molto anziana, si tratta di una patologia che va curata per bene. Adesso Papa Francesco è stato sottoposto ad una terapia antibiotica per cercare di arginare la patologia che ha. La situazione è stata definita dai medici dell’ospedale “complessa”.
“È probabile che l’antibiotico resistenza sia un fattore che complica la gestione della polmonite bilaterale di cui soffre Papa Francesco” – queste a bruciapelo le parole di Matteo Bassetti intervistato dai media. Secondo l’esperto bisogna infatti valutare come risponda il pontefice alla terapia in quanto è una persona anziana e immunodepressa.
“Siamo di fronte a una situazione clinica abbastanza importante, perché il Pontefice ha delle bronchiectasie che sono delle malformazioni dell’apparato a livello bronchiale insieme a una brutta bronchite asmatica. Quindi sono due fattori di rischio su cui i batteri vanno a nozze” – ha affermato ancora Bassetti.
“Le polmoniti acquisite fuori dell’ospedale in genere hanno un tasso di decesso che arriva al massimo al 10%. In alcune situazioni particolarissime, cioè situazioni molto gravi, si può anche arrivare a una mortalità intorno al 15%” – queste le parole di Bassetti sulle possibilità che tale patologia tolga la vita al Papa.
Per Bassetti è possibile inoltre che i medici ci mettano del tempo per trovare una terapia adatta al paziente in questione, questo in quanto “in queste polmoniti come quella che ha colpito il Papa ci sono dei batteri resistenti agli antibiotici, quindi sono batteri particolarmente impegnativi da trattare, quindi la cura è più difficile da trovarsi” – ha concluso Bassetti.