Rosa Vespa e Aqua Moses litigano: "Mi hai rovinato la vita" (2 / 2)

Rosa e Moses sono finiti in manette con l’accusa di sequestro di persona. Uno scenario inquietante quello che si sono trovati davanti le forze dell’ordine presso la casa dei due sequestratori, addobbata per celebrare la presunta nascita di Ansel, in realtà la povera Sofia Caputo. L’intervento delle forze dell’ordine ha portato al ritrovamento della neonata, che si era addormentata nel lettone degli arrestati.

Rosa Vespa, architetta di 51 anni, ha confessato di aver organizzato da sola il sequestro della neonata Sofia, scagionando il marito, Acqua Moses, 43 anni, accusato di essere complice. “Ho organizzato il sequestro della neonata, da sola. Mio marito non è mai stato al corrente dell’iniziativa“, avrebbe confessato la Vespa.

La donna ha dichiarato che il rapimento è stato motivato dalla perdita di un bambino dieci giorni prima, ma gli inquirenti hanno scoperto che la sua affermazione era falsa, poiché aveva postato sui social la nascita di un altro figlio il 8 gennaio. Nonostante Rosa tentasse di minimizzare la responsabilità del marito, le evidenze suggeriscono che Moses fosse pienamente coinvolto nel rapimento.

Dal canto suo, Moses si sarebbe scagliato contro la moglie urlando a gran voce: “Mi hai rovinato la vita“. Le ultime parole, prima di chiudersi nel silenzio sino all’arrivo in Questura. Tuttavia, il capo della squadra mobile Gabriele Presti, non ha dubbi: “La ricostruzione degli accadimenti del passaggio in cui è stata prelevata Sofia, dalla stanza della madre, non lascia spazio a ipotesi alternative al fatto che l’uomo abbia preso parte al sequestro di persona”.

Una convinzione, quella di Presti, supportata da prove tra cui video di sorveglianza e analisi dei tabulati telefonici. Le telecamere lo hanno ripreso nella reception della clinica, in attesa che Rosa completasse il sequestro. Il filmato mostra Moses che, convinto di aver ricevuto un maschietto come gli aveva detto Rosa, prende la bambina con gioia.

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