Rosa Vespa e Aqua Moses, è successo nella casa circondariale (2 / 2)

Rosa Vespa, 53 anni, e Aqua Moses, 43 anni, sono stati trasferiti nel penitenziario dopo essere stati trattenuti in Questura fino alla mattinata di mercoledì 22 gennaio. La coppia è accusata di aver sequestrato, nella serata di martedì, la neonata Sofia Cavoto dalla clinica “Sacro Cuore” di Cosenza, in un caso che ha suscitato sdegno e preoccupazione in tutta la comunità.

Attualmente, Rosa Vespa si trova nella casa circondariale di Castrovillari, mentre Aqua Moses è stato trasferito nella casa circondariale Cosenza. Per entrambi è attesa la convalida del fermo da parte del giudice per le indagini preliminari, che sarà determinante per confermare o modificare la loro situazione giudiziaria.

Le indagini, nel frattempo, proseguono senza sosta per fare piena luce sui dettagli del rapimento e sui moventi della coppia. Secondo quanto emerso, Rosa Vespa e Aqua Moses sarebbero tenuti sotto stretta sorveglianza nelle rispettive strutture detentive, a causa del rischio concreto di ritorsioni da parte degli altri detenuti.

L’accoglienza riservata ai due coniugi al loro arrivo nel penitenziario è  stata particolarmente tesa, con fischi e insulti che riflettono il disprezzo nei loro confronti per il gesto compiuto. La polizia penitenziaria controllerebbe a vista gli spostamenti dei due coniugi, per tutelare la loro sicurezza in questa fase particolarmente delicata.

Inoltre, nelle prossime ore saranno interrogati dagli inquirenti per fare luce sui punti oscuri della vicenda e sulla reale complicità di Aqua Moses. La neonata Sofia è tornata finalmente al sicuro tra le braccia dei suoi genitori, ma la paura vissuta in quelle ore rimarranno impressi nella memoria della famiglia e di quanti hanno seguito questa triste vicenda.