Rosa Vespa, nei nove mesi della sua falsa gravidanza, potrebbe aver avuto dei complici che l’hanno supportata nel suo piano. Ma andiamo con ordine, facendo un punto della situazione prima di fornire gli ultimissimi aggiornamenti.
La 51enne, nel corso dell’interrogatorio, ha dichiarato di aver fatto tutto da sola, discolpando il marito Aqua Moses, che è stato liberato. Nonostante la donna continui ad affermare di aver agito senza l’aiuto di nessuno, gli inquirenti non demordono.
In queste ore, sono a caccia della presunta complice della Vespa, che l’avrebbe aiutata fornendole documenti falsi come le ecografie, i test delle analisi e le ricette per le visite ginecologiche.
I poliziotti cosentini hanno recuperato un finto foglio d’uscita dalla clinica Sacro Cuore, struttura in cui Rosa ha detto di aver messo al mondo il suo Ansel e non è tutto in quanto Quarto Grado ha svelato alcuni messaggi inviati al marito.
La donna ha scritto: «Dopo tanta attesa il nostro miracolo è arrivato! Mamma e papà ti amano, benvenuto piccolo Ansel. Amore mio non ti fanno entrare, ma io sono tranquilla. Guarda whatsapp, che dopo ti mando le foto». Pochi minuti dopo, Aqua ha ricevuto un altro messaggio, da un mittente che, per ora, è sconosciuto, con questo contenuto: «Sua moglie è partorita, tutto bene. Un bimbo di kg 3,250. Tra un po’ la faccio chiamare. Parto naturale, nessun punto».