Rompe il silenzio dal penitenziario la mamma di Venier (2 / 2)

Lorena Venier, 61 anni , che ha ammesso di  tolto la vita al figlio  e fatto a pezzi il corpo, un’apprezzata infermiera, anche con incarichi di coordinamento, in servizio al Distretto sanitario di Gemona (Udine), la cui sede è ubicata all’interno del locale ospedale,  ha confessato di essersi presentata regolarmente al lavoro la sera del delitto.

Aveva compiuto il delitto mostruoso, così lei stessa lo ha definito, occultando il corpo di Alessandro con la calce viva per evitare che i  suoi vicini potessero insospettirsi.  Agli investigatori, la donna ha confessato. «Mailyn è la figlia femmina che non ho mai avuto»  .  L’avvocato difensore della Venier ha precisato che  forse, proprio in questo legame eccezionale tra nuora e suocera, potrebbe essere la base e la spiegazione di quanto accaduto.

Al momento non sono stati specificati, da legale,  altri particolari, che appartengono al segreto istruttorio. Il delitto è avvenuto  una settimana fa nella loro abitazione di Gemona , la notte di venerdì 25 luglio, «ma non è stato riferito di una particolare lite scatenante».

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Lo ha precisato il legale udinese Giovanni De Nardo, che patrocina la difesa di Lorena Venier, mamma della vittima, che ha fornito piena confessione. L’avvocato difensore della 61enne ha detto, inoltre che lei ha  spiegato nel dettaglio la successione degli eventi, escludendo completamente il coinvolgimento di terzi oltre alle persone che abitavano nella casa assieme a lei.

Non sono stati forniti dettagli  sul movente – «che è stato completamente dettagliato» – né sulle modalità del delitto. Lorena, dinnanzi al magistrato che la stava interrogato, ha esclamato: ” sono stata io, ho fatto una cosa mostruosa. Il legale ha reso noto che la sua assistita ha reso  piena confessione di fronte al sostituto procuratore che l’ha interrogata ,  visibilmente scossa per la crudeltà della sua azione e per la contrarietà a qualsiasi regola naturale del suo gesto. La donna ha agito assieme alla convivente del figlio, con la quale ha tolto la vita ad  Alessandro, smembrandone il corpo, per poi occultarlo.