Roberto Speranza, il comunicato ufficiale del Ministero della salute: “Cambia tutto” (2 / 2)

“In queste giornate in cui il numero dei casi Covid-19 è piuttosto elevato bisogna avere un elemento in più di precauzione. In modo particolare nei luoghi al chiuso resta raccomandata la mascherina e i più fragili possono fare subito la dose di richiamo. Il mio incoraggiamento a queste persone è proprio di non aspettare settembre ma di fare subito la quarta dose in modo da essere più protette”. Sono queste le parole pronunciate dal ministro ministro della Salute, Roberto Speranza, a margine della celebrazione dei 60 anni del servizio sanitario della Polizia di Stato in corso a Roma presso la Scuola Superiore di Polizia.

Parole alle quali  Speranza ha aggiunto che, anche se oggi abbiamo anticorpi monoclonali, farmaci antivirali,  una protezione larga perché oltre il 90% delle persone sopra ai 12 anni ha fatto una dose di vaccino,  trovandoci, quindi, in una  condizione diversa rispetto al passato, il Covid rappresenta ancora una sfida,  rivolgendo l’invito a non  abbassare la guardia,  tenere su  la mascherina,  soprattutto se si è soggetti fragili,  in ogni situazione in cui ci può essere un forte rischio i contagio.

Il ministro ha specificato che, finora, si sono sempre attenuti alle indicazioni delle autorità scientifiche,  in modo particolare di Ema ed Ecdc e che, proprio in queste ore, c’è confronto, valutando come adeguare l’utilizzo dei vaccini.  Solo pochi giorni fa, Walter Ricciardi,  aveva espresso la possibilità di poter ampliare le categorie di soggetti ai quali somministrare la quarta dose di vaccino contro il Covid da parte dell’Ema.

Come noto, in Italia,  per il momento, il secondo booster viene offerto solo a over 80, ospiti Rsa e persone fragili della fascia 60-79 anni.  Dato che lo scenario epidemiologico è mutato, con un’impennata di casi e un forte aumento dell’incidenza in tutta Europa, l’Ema spiega che la quarta dose vaccinale dovrebbe essere offerta anche agli over 60 e ai fragili di tutte le età.

Una volta che questa posizione verrà ufficializzata, dal Ministero della Salute confermano che l’Italia si adeguerà in tempi stretti e, seguendo anche le indicazioni dell’Aifa, inizierà ad allargare immediatamente i destinatari del secondo richiamo booster, proprio per mettere al sicuro le persone ritenute più fragili per dato anagrafico o per malattia pregressa.