Ritrovato il corpo senza vita: era in auto con il motore acceso (2 / 2)

Tutti noi, tempo addietro, abbiamo ricevuto dalla stampa la notizia del ritrovamento di due giovani ragazzi privi di vita. Si trattava del 20enne Vincenzo Nocerino e della sua fidanzata, Vida Shalavalad, rinvenuti in un garage, asfissiati dal gas di scarico dell’auto.

Per un beffardo scherzo del destino, il padre di Vincenzo,  è stato trovato senza vita proprio nello stesso  box auto di via Fosso del Lupo a Secondigliano, in cui a marzo la coppia è stata rivenuta. Al momento  sono i poliziotti ad indagare sull’accaduto, ma  si propende per l’ipotesi del gesto estremo, compiuto dall’uomo.

Per i due fidanzatini si trattò di una fatalità, in quanto il monossido di carbonio, emanato dalla loro auto, tenuta col motore acceso per mantenere in funzione il riscaldamento dell’abitacolo, ha saturato il garage, che aveva la saracinesca abbassata, strappandoli alla dimensione terrena. Nel caso del padre di Vincenzo, invece, si sarebbe trattato di un gesto estremo.

Come la stampa ci comunicò,  il padre di Vincenzo, proprio colui che è deceduto in queste ore, effettuò il ritrovamento del figlio e della fidanzata nel garage, preoccupato per il mancato rientro a casa del figlio e dal fatto che non rispondesse al cellulare.

Nel recarsi in garage, lo stesso in cui si sarebbe tolto la vita, ha notato il motore della Panda rossa ancora acceso, con l’aria davvero satura, piena di gas. A marzo fu lui a dare l’allarme, ma i soccorritori non potettero far altro che accertare l’avvenuto decesso dei due poveri ragazzi. Poche ore fa,  la notizia della scomparsa del signor Nocerino.