Ritirato il vaccino in tutto il mondo (2 / 2)

Abbiamo sentito tutti parlare durante la pandemia di effetti avversi dei vaccini anti Covid. Questo argomento, caro soprattutto ai cosiddetti complottisti, è tornato alla ribalta in queste ore in quanto si è diffusa la notizia che la casa farmaceutica AstraZeneca ha deciso di ritirare dal mercato il vaccino anti Covid Vaxzevria.

Secondo quanto si apprende dalla stampa internazionale negli scorsi giorni la stessa azienda farmaceutica avrebbe ammesso in tribunale la possibile correlazione tra episodi di trombosi correlati proprio al vaccino AstraZeneca somministrato a milioni di persone in tutto il mondo.

In alcuni casi infatti tale vaccino avrebbe provocato nei pazienti episodi da gravi a moderati di trombosi, episodi che però sottolineano dall’azienda farmaceutica sono davvero molto rari. In virtù di questo ma anche a causa dell’eccesso di vaccini e dalla scarsa domanda AstraZeneca ha deciso di ritirare il suo siero.

Da martedì 7 maggio, quindi, è diventato effettivo il ritiro dell’autorizzazione a immettere il farmaco sul mercato, dopo una notifica della Commissione Europea, risalente al 27 marzo. Il ritiro è stato chiesto dalla stessa azienda alla UE.

“Poiché sono stati sviluppati numerosi vaccini aggiornati per le varianti Covid-19, ora c’è un surplus di vaccini disponibili. Ciò ha causato una diminuzione della domanda di Vaxzervria, che non viene più prodotto nè fornito” – così chiarisce in una nota stampa AstraZeneca.

Insomma questo vaccino non sarà più commercializzato e iniettato nelle persone, rimangono ovviamente una valida alternativa i vaccini prodotti da altre case farmaceutiche e ovviamente i medicinali con cui ad oggi è possibile curare il Covid-19 in caso di infezione.