Una storia dai contorni davvero assurdi quella raccontata in forma anonima da un cittadino di Chivasso. Intervistato ai microfoni di Primachivasso.it, ha così premesso: “Immagino che questa storia sia difficile da credere, ma è tutto vero. Avevo dei sospetti, ma non avrei mai immaginato che sarebbe finita così”.
Poi i dettagli sconvolgenti della sua triste e assurda storia: “Mercoledì sera, dopo cena, ero uscito di casa per raggiungere la sede del cantiere (a più di cento chilometri da qui) in modo da essere puntuale al mattino”. Peccato che sia stato poi costretto a tornare indietro per aver dimenticato delle medicine salvavita che era costretto ad assumere.
Ad un certo punto, lo spettacolo raccapricciante che si palesa davanti ad i suoi occhi: “Ho parcheggiato sotto casa e, alzando la testa, li ho visti sul balcone: lei era mezza nuda, e mio figlio con lei. Ho iniziato a urlare e loro sono corsi in casa chiudendosi dentro”.
Non sapendo cosa fare, l’uomo decide di chiamare i carabinieri, ai quali appena giunti ha raccontato poi cosa fosse successo. I militari sono riusciti a far aprire casa e così il povero malcapitato è riuscito a prendere le medicine.
“Ah, quando sono scesi, in ascensore, ho sentito mia moglie dire a mio figlio ‘Ci ha scoperti‘, e allora mi è davvero caduto il mondo addosso. In quella casa non voglio più tornare, chiederò ospitalità a un amico, quello che è successo è impossibile da sopportare. Subito dopo, solo in macchina, ho anche pensato di andare in azienda e impiccarmi al carro ponte“- conclude così il suo racconto il protagonista di questa assurda storia.