Il reddito di cittadinanza, introdotto nel 2019 dal Movimento Cinque Stelle, è stato cancellato dal Governo Meloni con la legge di Bilancio 2024 ma sta per tornare, a nemmeno un anno dalla sua abolizione. Per il ciclo “a volte ritornano” lo spettro del sussidio continua ad aleggiare, anzi, proprio per il fatto che l’assegno di inclusione non sembra molto convincente, potrebbe essere reintrodotto. L’accusa ritiene che con il reddito di inclusione, legato a requisiti più stringenti, parecchi ex percettori del reddito di cittadinanza siano stati tagliati fuori.
Il rdc si poteva ottenere con un Isee ed un reddito al di sotto di una certa soglia, mentre per quello di inclusione i requisiti sono molto più severi. Il Movimento Cinque Stelle, capeggiato da Giuseppe Conte, facendo un emendamento alla Legge di Bilancio 2025, ha proposto di reintrodurre il reddito di cittadinanza almeno per il biennio 2025 e 2026.
Conte ed il suo partito ritengono che l’assegno di inclusione e il supporto formazione e lavoro, introdotti dal governo Meloni, non siano sufficienti a contrastare la povertà e l’esclusione sociale, tagliando fuori dai due sussidi parecchie famiglie. Ecco che legittimamente gli italiani, coloro che seguono gli sviluppi economici e politici ,si chiedono se per davvero sia possibile reintrodurre il rdc o meno.
Reintrodurlo ha dei costi non certo indifferenti, in quanto costerebbe 12 miliardi l’anno per il primo biennio e circa 4,4 miliardi se venisse portata avanti anche nel 2027 e, infine, si assesterebbe intorno a 3,8 miliardi nel 2028, allo Stato, prendendo i fondi dalle risorse del Ministero dell’Economia. Allo stato attuale, non si sa che cosa il governo deciderà di fare.
Si tratta, ad oggi, di una proposta che potrebbe essere accettata o meno. Nelle prossime settimane saremo in grado di fornirvi maggiori informazioni e capire se per davvero, il rdc, verrà reintrodotto. E voi, siete favorevoli o contrari? Ditecelo nei commenti!