Reddito di Cittadinanza, cambia tutto: il comunicato ufficiale (2 / 2)

Il messaggio che l’INPS ha doverosamente fatto conoscere ai beneficiari di tale misura, ossia il messaggio n. 3684 del 07 ottobre 2022, contiene le modifiche introdotte dalla legge 30 dicembre 2021, n. 234 al decreto-legge 28 gennaio 2019, rese necessarie a seguito della nuova normativa. L’aggiornamento riguarda, in particolare, le informazioni relative alle misure cautelari e alle condanne in capo al beneficiario e al proprio nucleo familiare.

Per semplificare la compilazione del modello di domanda, la dichiarazione relativa al richiedente è stata separata da quella inerente ai componenti del nucleo familiare. Nel caso di condanna in via definitiva per questi reati, il beneficio viene immediatamente revoca del beneficio con efficacia retroattiva, per cui il beneficiario deve restituire quanto indebitamente percepito. La revoca è disposta dall’INPS. Il beneficio non può essere nuovamente richiesto prima che siano trascorsi 10 anni dalla condanna.

Con il messaggio divulgato, l’INPS comunica ai fruitori che la domanda telematica di Reddito di cittadinanza (Rdc) e Pensione di cittadinanza (Pdc) è stata aggiornata. Le modifiche riguardano il Quadro F, rubricato “Condizioni necessarie per godere del beneficio del modello di domanda del sussidio”. Il Quadro F è relativo alle dichiarazioni del richiedente e dei componenti del suo nucleo familiare, in merito alle misure cautelari e alle condanne per taluni reati individuati dalla richiamata normativa di riferimento.

La dichiarazione relativa al richiedente è stata separata da quella relativa ai componenti del nucleo familiare. L’INPS ha precisato che nessuno potrà sfuggire al controllo automatizzato, volto a verificare la presenza di condanne con sentenza passata in giudicato da meno di 10 anni per tali reati. Tutti i richiedenti e i percettori del Rdc e della Pdc, come previsto dalla Legge di Bilancio 2022, verranno passati in rassegna.

Insomma, nessuna possibilità per i furbetti di continuare ad eludere la legge, usufruendo del sussidio quando non ne avrebbero i requisiti, sin dal momento della compilazione telematica della domanda, dando così la possibilità a chi realmente necessita di tali misure, di poterle ricevere. Non dimentichiamoci che sono davvero numerosissime le famiglie che, ormai, fanno affidamento solo sul Rdc e che temono la sua abolizione.