Reddito di cittadinanza addio, arriva “MIA”: l’aiuto di 500€/mese (2 / 2)

Infatti il Reddito di Cittadinanza subirà delle pesanti modifiche, anche per quanto riguarda la somma mensilmente erogata. Innanzitutto la misura assumerà il nome di MIA, ovvero “Misura di inclusione attiva”. I beneficiari verranno suddivisi in due categorie:  famiglie povere senza persone occupabili e famiglie con occupabili.

Per la prima categoria si intendono famiglie dove ci sia almeno un minore o un anziano over 60, oppure un disabile, mentre per le seconde si intedono nuclei famigliari dove vi è almeno una persona di età compresa tra 18 e 60 anni che può essere quindi impiegata nel mondo del lavoro. Stretta anche sugl importi erogabili.

Per le famiglie povere dove non vi è nessum membro della famiglia occupabile l’importo erogabile sarà di 500 euro, ma si sta discutendo di ampliare tale somma se ad esempio la famiglia debba pagare mensilmente il canone di affitto dell’immobile in cui vive. Per gli occupabili invece la somma sarà di euro 375 mensili.

Anche sui tempi del sostegno è prevista una stretta. Mentre per i poveri la Mia durerà, in prima battuta, fino a 18 mesi (come ora il Reddito), per gli occupabili non più di un anno. Il sussidio Mia, a differenza del Reddito, non potrà essere chiesto a ripetizione: per la famiglie povere scaduti i 18 mesi, si potrà rinnovare la domanda ma solo per altri 12 mesi, aspettando almeno un mese dalla presentazione di una domanda all’altra.

Per i nuclei con persone occupabili, invece, la Mia scadrà al massimo dopo un anno la prima volta e dopo sei mesi la seconda e una eventuale terza domanda di sussidio si potrà presentare solo dopo una pausa di un anno e mezzo. Per avere diritto alla Mia bisognerà avere anche dei precisi requisiti, che dovrà essere di 7.200 euro annui di Isee, a fronte degli oltre 9.000 che erano previsti per il Reddito di Cittadinanza. Sarà comunque corretta la scala di equivalenza, che farà aumentare l’importo del sussidio in base al numero dei componenti la famiglia.