In questi giorni sta facendo molto parlare di sé “Reazione a Catena”. Si tratta di un episodio che è successo nella puntata del 29 giugno e che sta destando tantissimo interesse e critiche. I telespettatori hanno preso le parti di alcuni concorrenti, che secondo molti sarebbero stati trattati in maniera ingiusta.
I fatti sono questi. Praticamente la bravissima squadra de “I Gessetti” hanno o raggiunto lo slot finale con un bottino di 99mila euro. Una somma a dir poco indifferente, visto che si tratta di una cifra di tutto rispetto che avrebbe potuto sicuramente fare comodo a costoro.
Peccato che però il montepremi nel corso della catena sia stato dimezzato arrivando alla cifra di 6.188 euro. Insomma poco rispetto a quanto avevano accumulato i tre. Ma i ragazzi non si sono persi d’animo e hanno cercato di indovinare l’ultima parole che chiudeva la catena. E di difficoltà ne hanno incontrate tante.
La parola da trovare, con iniziale “B” era tra i termini “Imboccare” e “Ciuccio”. Per i concorrenti la risposta era “Bambino”, ma per la produzione “Bebè”. Un differenza veramente di pochissimo, che però non è bastata ad indovinare la parola.
Subito dopo un’altra catena di parola ha dato molto da discutere ai telespettatori a casa. Le parole erano “Ciuccio” e “Bue” con una parola che inziava con la lettera “A”, nel mezzo: per i giovani era “Asino” per la redazione “Asinello”. Anche qui una minima differenza nella risposta data dai tre concorrenti, che ovviamente non poteva essere validata.
Per questo i telespettatori hanno pensato che quella messa in atto dalla redazione sia stata una mossa fatta apposta per poter abbassare il montepremi dei concorrenti, o addirittura una circostanza studiata apposta per eliminarli. “Non è giusto, le risposte sono esatte anche se non perfettamente combacianti con quelle proposte dagli autori” e “Autori cattivelli, questo è un tranello per farli perdere” – così si legge in alcuni commenti sui social.