
169mila famiglie quelle beneficiarie del RDC hanno appena ricevuto dall’Inps il messaggio di sospensione del famoso sussidio a partire da agosto da agosto poichè si tratta, a detta dell’Inps, di nuclei in cui non ci sono disabili, minori, over 65 o persone in carico a servizi socio-sanitari, costituiti, secondo la nuova normativa, da “occupabili” che vengono pertanto esclusi dall’erogazione dell’assegno, pur essendo indigenti.
Queste famiglie escluse dall’erogazione del RDC hanno percepito l’ultima rata del sussidio il 27 luglio. Nel messaggio che, come un fulmine a ciel sereno, ha raggiunto le 169 famiglie, viene annunciato che il RDC viene sospeso in attesa della presa in carico da parte dei servizi sociali, come previsto dall’art. 13 del DL 48/2023 convertito nella Legge 85/2023.
Le famiglie che non hanno componenti “fragili” hanno ricevuto il sussidio fino a luglio. Eppure c’è un dato di non poco conto: tra le 169 famiglie cui è stato sospeso il RDC, ci sono 88mila persone che potrebbero essere prese in carico dai servizi sociali perché “non occupabili” secondo i nuovi criteri.

Come se non ci fosse già abbastanza benzina sul fuoco, tra agosto e settembre di prevede che altre 80mila nuove famiglie si troveranno a fare i conti con la sospensione del beneficio. Una situazione che sta innescando fortissime polemiche. La città più colpita, ad oggi, è Napoli che ha ricevuto 21mila e 500 messaggi di sospensione el RDC dall’Inps, con quasi 37 mila messaggi dell’Istituto nazionale di previdenza sociale che hanno raggiunto solo la Campania. Due terzi dei beneficiari della misura di sostegno si trovano al Sud, mentre va meglio per il Nord.
Coloro che ad agosto si troveranno senza il reddito perché considerati occupali, potranno chiedere il Supporto per formazione e lavoro da 350 euro al mese per un massimo di un anno, fino a quando effettua i corsi di formazione. Ma se pensate che sia facile accedervi, vi sbagliate dal momento che l’Isee non dovrà infatti superare i 6mila euro.