Tra Israele e Gaza la situazione è, ormai da tempo, incandescente, e ormai i giorni sono diventati 704. Israele ha condotto un’operazione mirata contro gli alti esponenti di Hamas a Doha, mentre le imbarcazioni della Global Sumud Flotilla, con a bordo attivisti e aiuti umanitari per Gaza, tra cui vi è Greta Thunberg, stanno venendo in soccorso ai civili, con non pochi rischi.
Un vero e proprio incubo quello che sta vivendo la popolazione civile dei due Paesi in crisi, in grande apprensione per quello che potrebbe presto ulteriormente piovere dal cielo.
Raz Degan, ai microfoni della Toffanin, nello studio di Verissimo, tempo fa, quando ancora tutto era all’inizio, aveva dichiarato commosso: “Mio padre ha 80 anni e anche se il nostro kibbutz è stato evacuato, lui non lascia la casa, il 90% delle persone se ne sono andate. Mio Non vuole andarsene, dice che quello è il suo posto. Una nostra parente di 22 anni è andata al rave e non è tornata a casa, è già passata una settimana. Nella tradizione ebraica quando muore qualcuno si sta a casa per sette giorni ma i genitori non sanno dove sia, se sia viva o morta”.
Poi i dettagli sconvolgenti: “I corpi deceduti sono così tanti e non si riescono a distinguere i volti, tanti sono stati bruciati. Ogni giorno mi chiamano amici per raccontarmi atrocità inimmaginabili. Tutto questo è al di là della politica, al di là dei diritti. Questo è l’incubo infernale”. La sorella di Raz Degan è riuscita a mettersi in fuga prendendo un volo insieme ai suoi 4 figli, ma c’era grande preoccupazione per gli uomini della famiglia, che non volevano invece lasciare la propria terra d’origine.
La speranza è che molto presto questa profonda crisi rientri, anche se per il momento non ci giungono notizie confortanti, e le parole di Raz, preoccupato per la sua famiglia in Israele, sono uno dei tanti esempi del clima che, ormai da 704 giorni, si vive.