L’attesa per un verdetto definitivo è stata rotta con la sentenza di secondo grado, che ha stabilito l’assoluzione di una maestra, accusata, in primo grado, di aver avuto rapporti intimi con 14enni… un caso forte, che ha acceso e, al tempo stesso, diviso il pubblico che ha seguito la sua intervista.
Presso il tribunale di Bari, la giustizia ha assolto in maniera completa Daniela Casulli. La decisione ha di fatto annullato la condanna precedente, chiudendo il lungo e complesso capitolo giudiziario. L’attenzione si è quindi spostata interamente sulla narrazione della donna, che ha voluto dire la sua dinnanzi alle telecamere e a milioni di italiani in ascolto.
Ospite della popolare trasmissione Le Iene, la maestra assolta ha delineato la sua versione dei fatti, ripercorrendo gli incontri incriminati.Stando alle sue affermazioni, non fu lei a cercare attivamente i ragazzi di 14 anni, ma il contrario: «Sono stata con diversi, mi cercavano loro».
La sua attrazione, ha spiegato in un passaggio intimo, era legata alla fascinazione per il loro sguardo. Nel prosieguo della sua intervista, ha insistito sul fatto che non si trattasse di incontri casuali o non mediati. I giovani, a suo dire, erano perfettamente consci delle sue intenzioni: «Sapevano cosa potevo dare loro».
A sugellare la notorietà di questa controversa relazione di eventi, la Casulli ha concluso con una battuta che ha scosso l’opinione pubblica e che chiarisce il livello di diffusione della sua vicenda nella città pugliese: «Per questo il mio numero ce l’aveva mezza Bari».