Rai in lutto, il volto noto della Tv è appena venuto a mancare (2 / 2)

Aveva 63 anni, e si è spento oggi, 11 luglio, nella camera nella camera d’albergo di Reggio Calabria, dove si trovava per realizzare uno speciale del Tg1 sulla ’Ndrangheta. Parlo di un grandissimo giornalista e inviato, Amedeo Ricucci, che stava male da tempo.

Ricucci, infatti, da circa 3 anni,  combatteva contro un tumore al fegato, che negli ultimi mesi aveva aggredito anche un polmone. La notizia del decesso è stata data dal Cdr del Tg1 attraverso un’apposita nota in cui si legge: “Ciao Amedeo te ne sei andato mentre facevi quel lavoro che tanto amavi. Difficile qui trovare parole che non sembrino scontate, per esprimere il profondo dispiacere e la tristezza per la perdita di un compagno di strada straordinario. Appassionato nel suo essere giornalista, inviato speciale”.

Fu inviato di Professione Reporter, Mixer, TG1 e La Storia siamo noi, seguendo i più importanti conflitti degli ultimi vent’anni, dall’Algeria al Kosovo, dall’Afghanistan all’Iraq.   Ricucci era con Ilaria Alpi e Miran Hrovatin nel viaggio in Somalia. Era il 1994 e, come tutti ricorderanno, quel viaggio si conclude con l’uccisione della della giornalista del TG3 e del suo cameraman. Ricucci, però, ha assistito anche ad un’altra uccisione: quella del fotografo del Corriere della Sera, Raffaele Ciriello, avvenuta a Ramallah nel 2002. Nel 2013 fu sequestrato in Siria, assieme ad altri 3 giornalisti italiani ad opera del Fronte al-Nuṣra. I 4 furono liberati dopo 11 giorni, dopo che era stato mantenuto il silenzio stampa per tutta la durata del sequestro.

Amedeo Ricucci aveva ottenuto in carriera diversi riconoscimenti, nazionali e internazionali. Alcuni, tra i più recenti, sono il Premio Javier Valdez (2020), il Premio Speciale della Giura al REligion Today Film Festival (2020), il Premio Carlo Azeglio Ciampi “La Schiena dritta” (2019), il Premio Acqui Storia (2019) per La storia in TV, il Premio “L’Anello Debole” al Capodarco l’Altro Festival 2018, il Premio Miglior Documentario al Video Festival Imperia 2018.

Tantissimi i messaggi di cordoglio per la morte del giornalista calabrese, nato a Cetraro il 31 luglio 1958. Un uomo molto riservato, di cui non si hanno notizie circa la sua vita privata. Senza dubbio un grande professionista, innamorato del suo lavoro, che ha incrociato la morte proprio mentre stava realizzando uno dei suoi strepitosi speciali.