Rai in lutto, addio al volto storico del TG1 (2 / 2)

La Rai non riesce ancora a metabolizzare che non ci sia più, che sia stato strappato alla dimensione terrena, all’affetto dei suoi cari e di tutti coloro che lo hanno sempre seguito, ammirandone dialettica, capacità di comunicazione, espressività, doti professionali, capacità divulgative, di essere sempre al servizio della corretta informazione, mettendo al corrente gli italiani sui principali casi di cronaca del nostro Paese.

Il mondo del giornalismo piange la scomparsa del grande giornalista Alberto Masoero, che si è spento a Novi Ligure il 2 gennaio, a 81 anni. Parliamo di un grande giornalista Rai, volto del tg1, negli anni 60 e 70. Un grande professionista, Masoero, che ha collaborato alla rubrica settimanale ‘Tam Tam’ di Bruno Vespa.

Nel 1983 è passato al Tg2. Da gennaio dell’anno seguente, inarrestabile, grazie alla sua professionalità e dedizione al dovere deontologico insito nel suo lavoro, è stato al timone dell’ ufficio stampa Fiat a Torino, per poi curare le relazioni esterne di Fiat Iberica, quindi della delegazione in Europa. Nel 1995 è rientrato a Torino, occupandosi della comunicazione estero della Holding Fiat.

Dopo il pensionamento, è andato a vivere Novi, dove è spirato, lasciando la moglie Paola, la sorella Ala, la cognata Anna, le nipoti Sofia e Olga. Il giornalista ha collaborato con il quotidiano La Stampa, oltre a dirigere ‘Panorama di Novi’.

In tantissimi lo hanno omaggiato, affidandosi ai ricordi, con sentite e toccanti parole. Piero Vernetti, direttore della società editrice Panorama, lo ha ricordato così: “Alberto ha rappresentato un punto di svolta per ‘Panorama’, facendolo crescere come giornale indipendente, pur rimanendo liberale, e facendone un riferimento della cronaca cittadina”, mentre il sindaco Rocchino Muliere: “Ha dato un importante contributo alla vita politica e culturale della città . È stato anche assessore per un paio d’anni. Liberale fino in fondo“. Davvero struggenti e numerosi i messaggi di cordoglio, cui ci uniamo anche noi. Un grande vuoto, quello lasciato nel giornalismo dalla sua dipartita.