Sono stati definiti dalla stampa dei giustizieri, in quanto, proprio come Robin Hood, che rubava ai poveri per dare ai ricchi, loro due hanno provato, a modo loro, a far giustizia, ma ci hanno rimesso la libertà, come avremo modo di vedere. Parliamo di un 20enne e un 19enne, finiti in manette, assieme ad un 16enne, in un blitz dei carabinieri eseguito in un casolare a Vedelago a febbraio 2023.
Ieri, a distanza di più di un anno, è arrivata nei confronti dei due maggiorenni, la sentenza di condanna con rito abbreviato in cui al 20enne sono stati dati 6 anni e 3 mesi di reclusione, mentre per il 19enne, sei anni e dieci giorni. Il giudice ha inglobato il sequestro di persona nella rapina pluriaggravata, non riconoscendo il vizio parziale di mente agli imputati.
Ma perché i due ragazzi sono finiti in manette? Per aver sequestrato otto uomini, adescati in una chat per omosessuali, cui erano stati promessi incontri a luci rosse, volendo smascherare i pedofili che cercavano rapporti intimi facili con minorenni. I due ragazzi arrestati si ispiravano alla serie “To catch a predator” che smascherava, appunto, i pedofili ma il blitz dei carabinieri, li ha tradotti in cella.
A febbraio dello scorso anno, il 19enne e il 20enne, gli uomini in divisa hanno beccato il 16enne che, a volto coperto, era seduto sopra un impiegato 50enne, mentre il 19enne lo colpiva con un taser e il 20enne stava cercando di fuggire col bancomat dell’uomo, nel frattempo bloccato alle mani e ai polsi e imbavagliato.
Dopo gli iniziali sospetti, si è capito che i due avevano già ben sette precedenti, compiuti negli anni addietro, più esattamente nel 2022, con un episodio all’attivo, e gli altri tutti da dicembre a febbraio 2023. Le loro prede erano comprese tra i quaranta e i sessanta anni. Sei di loro, ottenuto il risarcimento, avevano ritirato la querela per sequestro di persona, mentre i restanti due si erano costituiti parte civile a processo, chiedendo un risarcimento di 50mila e 30mila euro. Il giudice, nella sentenza di condanna, ha corrisposto loro un risarcimento per un importo inferiore a quello da loro preteso.