"Quella che facevo non era vita". Rosalinda Cannavò, la notizia è arrivata pochi fa

L'ex gieffina deciso di rompere il silenzio su un momento particolarmente buio della vita, confessando, per la prima volta, alcuni retroscena davvero inediti: ecco di cosa si tratta.

"Quella che facevo non era vita". Rosalinda Cannavò, la notizia è arrivata pochi fa

Rosalinda Cannavò è un volto noto della tv italiana, resa celebre al grande pubblico negli ultimi anni grazie alla partecipazione della quinta edizione del Grande Fratello Vip. Di recente, l’ex gieffina ha pubblicato un libro autobiografico ‘Il riflesso di me’, nel quale per la prima volta si racconta a cuore aperto sulla sua vita privata.

Ospite domani, sabato 23, nel celebre salotto televisivo di Silvia Toffanin, l’attrice ha rotto il silenzio su uno dei momenti più bui della sua vita, gelando il pubblico con delle dichiarazioni particolarmente toccanti. Per fortuna, e con tanta fatica, è riuscita alla fine a risollevarsi e ritornare in carreggiata: ecco il racconto choc.

Le parole della Cannavò 

Nel corso di questa sua lunga intervista, Rosalinda Cannavò ha confessato di aver attraversato un momento davvero buio nella sua vita: “Quella che facevo non era vita, ho pensato che fosse meglio morire“. Parole particolarmente forti, che hanno gelato gli spettatori in studio di Verissimo, mentre l’attrice ha parlato per la prima volta dei suoi gravissimo problemi con l’anoressia.

Era entrata in un vortice tremendo, che l’ha portata a pesare appena 32 kg: “Avevo affidato la mia vita ad altre persone. Mi era stato detto che per la televisione dovevo perdere dei chili. Per questo per tantissimi anni sono sprofondata nell’anoressia, ma non mi rendevo conto. Non avevo la percezione di come fossi. Credevo a tutto quello che mi dicevano e mi lasciavo condizionare”.

Sebbene non fosse pienamente cosciente di quello che era diventata, l’attrice era fortemente provata dalle sofferenze: “Consideravo la morte quasi come una liberazione. Non sopportavo più di essere un’altra persona: la parte vera di me voleva essere liberata il prima possibile”. In quello stato, persino il pensiero della morte diventa un dolce sollievo al quale aggrapparsi pur di venire fuori da un terribile vicolo cieco senza speranza. Poi a svegliarla da quel torpore è stata la morte sospetta del suo collega Teodosio Losito e un viaggio a Lourdes grazie al quale ha ritrovato la fede.

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