Quattordicesima, l’assegno di luglio presenta una brutta sorpresa (2 / 2)

La quattordicesima mensilità è un importante assegno aggiuntivo erogato ai pensionati italiani due volte all’anno: a luglio e a dicembre. Questo beneficio è destinato a coloro che hanno compiuto 64 anni entro il mese di luglio e non superano il doppio dell’importo del trattamento minimo del fondo pensioni dei lavoratori dipendenti, pari a 15.563,86 euro lordi annui.

La legge stabilisce che chi compie gli anni tra agosto e dicembre riceverà la quattordicesima solo a dicembre. Nel dettaglio, l’importo della quattordicesima può variare in base al reddito e ai contributi versati. Ad esempio, per chi ha un reddito inferiore a 11.672,89 euro annui e ha accumulato 15 anni di contributi (per dipendenti) o 18 anni (per autonomi), l’assegno potrebbe essere di 437 euro.

Per coloro che hanno tra i 15 e i 25 anni di contributi (dipendenti) o tra i 18 e i 28 anni (autonomi) e mantengono un reddito inferiore a 11.672,89 euro, l’importo sale a 546 euro. Infine, per chi ha oltre 25 anni di contributi (dipendenti) o oltre 28 anni (autonomi), sempre con un reddito sotto i 11.672,89 euro, la quattordicesima può arrivare fino a 655 euro.

Tuttavia, non tutti i pensionati vedranno un aumento nel loro assegno di luglio 2024. Alcuni potrebbero subire trattenute significative, come l’Irpef, le addizionali regionali e comunali relative al 2023, gli acconti per il 2024 e eventuali conguagli.

Inoltre, coloro che hanno ricevuto la quattordicesima in modo improprio in passato potrebbero vederla recuperata dal loro pagamento di luglio. Questi fattori possono influenzare negativamente l’ammontare dell’assegno per alcuni pensionati. In conclusione, mentre la quattordicesima rappresenta un importante supporto economico per molti pensionati italiani, alcuni potrebbero vedere il loro assegno ridotto a causa delle trattenute e dei conguagli applicati al pagamento di luglio 2024.