La quattordicesima mensilità è una somma aggiuntiva rispetto allo stipendio ordinario, erogata in determinati casi a lavoratori dipendenti e pensionati, come forma di integrazione al reddito. A differenza della tredicesima, che è molto più diffusa e riconosciuta praticamente a tutti i lavoratori dipendenti, la quattordicesima non è prevista in automatico, ma dipende dal contratto collettivo nazionale (CCNL) applicato o, per i pensionati, da specifici requisiti reddituali e anagrafici.
Per i lavoratori dipendenti, la quattordicesima è generalmente riconosciuta nel settore del commercio, del turismo, degli studi professionali e in alcuni contratti del settore artigianato. Viene versata una volta all’anno, solitamente nel mese di giugno o luglio, e rappresenta una mensilità extra rispetto alle dodici ordinarie e alla tredicesima.
L’importo varia in base alla retribuzione e agli anni di servizio. Anche alcuni pensionati possono ricevere la quattordicesima, ma solo se rispettano certi criteri: l’età minima è di 64 anni, e il reddito annuo complessivo non deve superare determinati limiti stabiliti ogni anno dall’INPS.
L’importo può variare da qualche centinaio fino a oltre 600 euro, in base agli anni di contribuzione e alla fascia di reddito. La sua funzione principale è quella di sostenere il potere d’acquisto delle famiglie nei mesi estivi, quando si concentrano spese per le vacanze, le tasse o i saldi.
La quattordicesima è una forma di sostegno economico molto apprezzata da chi la riceve, ma non è un diritto universale: dipende dal settore lavorativo o, nel caso dei pensionati, da requisiti precisi. A tal proposito, l’assegno di giugno presenta una brutta sorpresa per molti cittadini. Per quale motivo? Scopriamolo nella pagina successiva.