Quanto guadagnano preti e suore, svelata la cifra (2 / 2)

Specie di questi tempi, è lecito, da parte di un comune cittadino, chiedersi se i  religiosi pesino sulle loro tasche. Prima di addentrarci negli stipendi, va fatto riferimento al Motu Proprio di Papa Francesco, con cui Papa Bergoglio, 1° aprile del 202, ha deciso di applicare dei notevoli tagli allo stipendio di cardinali e altre figure religiose.

Quanto guadagnano i preti? Sulla base di quanto riportato da money.it , lo stipendio varia a seconda del livello di anzianità e del ruolo svolto. Più dettagliatamente, un prete semplice guadagna circa mille euro al mese,  il parroco circa 1.200 euro al mese; il vescovo può raggiungere i 3 mila euro al mese; mentre i cardinali fino a 5 mila euro più bonus.

Il nostro Pontefice non percepisce uno stipendio perché Papa Francesco vi ha rinunciato, pur potendo attingere ad un fondo presso lo Ior che raccoglie donazioni ogni 29 giugno, il cosiddetto Obolo di San Pietro e con il quale vengono sostenute le opere benefiche sponsorizzate dal Santo Padre. I preti semplici e parroci possono anche essere insegnanti di religione, quindi svolgere altra attività lavorativa ed essere pagati secondo lo stipendio stabilito. Inoltre per loro è previsto il versamento della parte mancante per raggiungere il reddito che gli spetterebbe.

I preti militari, che dipendono dallo Stato italiano, possono arrivare a percepire uno stipendio di 4 mila euro al mese. Suore e frati non percepiscono lo stipendio come i preti per cui svolgono, in genere, attività esterne lavorando come infermiere o insegnanti, ricevendo uno stipendio adeguato alla professione svolta e derivante dai contratti collettivi di lavoro. Stesso discorso per i frati, che possono però svolgere un’attività retribuita nell’ambito della Diocesi, arrivano a guadagnare circa mille euro mensili.

Chi paga i preti? Non lo Stato ma l’Istituto centrale per il sostentamento del clero (Icsc): un organo della Cei (Conferenza Episcopale Italiana) anche se, per correttezza, va detto che il sostentamento del clero avviene anche grazie ad altre entrate e in particolare da donazioni libere dei cittadini. La pensione dei preti viene pagata dall’Inps, mentre alle suore può essere erogata, qualora ne abbiano i requisiti, anche la pensione sociale.